– in aggiornamento

Giornata decisiva a Berna per gli aerei da combattimento della ditta svedese Saab. Il Consiglio nazionale deve ancora dare il suo accordo all’acquisto dei Gripen e al loro finanziamento.

11.17 – Il Consiglio nazionale dà il suo consenso all’acquisto dei Gripen per 3.1 miliardi di franchi con 114 voti contro 70.

11.05 – Con 116 voti contro 72, il Consiglio nazionale respinge il rinvio del dossier al Consiglio federale.

11.00 – Inizia il voto. Primo semaforo verde per i Gripen. Il Consiglio nazionale accetta l’entrata in materia con 119 voti contro 70.

10.40 – Il Consigliere federale Ueli Maurer mette in guardia il Parlamento se accetta la proposta di rinvio al Consiglio federale per esaminare altre alternative.
Maurer parla di nuove offerte non serie, formulate in una semplice lettera e mandate alla stampa. Attira l’attenzione sulle gravi conseguenze della proposta di rinvio : “Significherebbe la rottura del contratto e aprirebbe le porte a un procedimento giuridico di Saab per ottenere i danni.”

10.00 – I Verdi liberali si dicono contrari all’acquisto : “I principali pericoli non sono nello spazio aereo svizzero. Si tratta piuttosto di una guerra informatica. E’ dunque più intelligente fare accordi aerei con i paesi vicini.”

9.40 – Il gruppo PLR si pronuncia risolutamente a favore dei Gripen : “Siamo un paese neutrale, che non dipende da alcuna alleanza aerea e abbiamo bisogno di una flotta moderna. E’ necessario un aereo che risponda alle nostre esigenze. Non comperiamo una Ferrari, ma una 4×4 rapida.”

9.30 – Christian van Singer (Verdi/VD) ricorda che la minaccia militare classica in Europa è debole : “Siamo vicini a paesi amici. I 33 FA 18 sono ampiamente sufficienti ad assicurare la politica dei cieli.”

9.15 – Pierre-Alain Fridez (PS/JU) afferma che con i costi di sviluppo e manutenzione il Gripen, aereo di seconda scelta, costerà alla Confederazione da 9 a 10 miliardi di franchi.

9.05 – Roland Fischer, dei Verdi liberali, ritiene che l’acquisto è prematuro, visto che è prevista una grande riforma dell’esercito. Acquistare adesso i Gripen significherebbe prendere una decisione prematura. Chiede il rinvio al Consiglio federale.

9.00 – Walter Müller (PLR/SG) è a destra ma si oppone ai Gripen. L’acquisto comporterebbe troppi rischi tecnici e l’aereo adempie in maniera imperfetta la sua missione di difesa dei cieli svizzeri. Müller chiede il rinvio del dossier al Consiglio federale per esaminare le alternative.

8.45 – I primi aerei verranno consegnati nel 2018, gli ultimi nel 2021 e la flotta sarà veramente operativa nel 2023, secondo Hugues Hiltpold. Rinviare l’acquisto per esaminare offerte alternative sarebbe un errore.

8.35 – “I Tigers sono obsoleti – spiega Hugues Hiltpold (PLR/GE), secondo referente della maggioranza. La scelta del Gripen era il dossier che comportava maggiori rischi, secondo la Commissione. Hiltpold ricorda che il Consiglio degli Stati ha convalidato la scelta dei Gripen ma che rimane un’incognita finanziaria in quanto la Camera alta non ha tolto il freno all’indebitamento.

8.25 – “Nessun paese rinuncia alla sua capacità di combattimento aereo – ha sostenuto Thomas Hurter (UDC/SH) a nome della maggioranza della Commissione. In futuro l’esercito necessiterà di un budget annuo di 5 miliardi e non di 4.7 miliardi. Una minoranza della Commissione ritiene che non vi sono motivi urgenti per acquistare nuovi aerei da combattimento.

Il dibattito è iniziato alle 8h15.

Il Gripen in esposizione il 17 gennaio a Emmen. Alle estremità delle ali porta due missili aria-aria a breve distanza (3.5km), missili a infrarossi collegati al visualizzatore sul casco del pilota.
Il Gripen in esposizione il 17 gennaio a Emmen. Alle estremità delle ali porta due missili aria-aria a breve distanza (3.5km), missili a infrarossi collegati al visualizzatore sul casco del pilota.