DE  HUMANA  STUPIDITATE  di Seneca,  Lucio Anneo, 4 a.C.-65 d. C., figlio di suo padre, Seneca il retore, nato e morto qualche anno prima. Precettore di Nerone, che lo obbligò al suicidio. Tradotto dal latino da  autore sconosciuto a cavallo del 20esimo  e 21esimo secolo, naturalmente e logicamente dopo Cristo.

SOLDATI 1C ‘è di che disperare (mihi desperandum est, un gerundivo oramai scomparso dalle lingue romanze).

Una minoranza (spero), ma forse anche una maggioranza (temo) dei miei pochi e affezionati lettori mi rimprovera un eccesso di antiamericanismo nel commento dei fatti di Siria in particolare e della politica di “peace keeping” in genere degli Stati Uniti.

Ho pronosticato e poi dato per acquisita l’aggressione ingiustificata, inaccettabile e criminale da parte degli Usa alla Siria. Ho chiaramente espressa e spiegata l’avversione, anzi la ripugnanza da vomito che provo, oramai da decenni, nei confronti della politica americana, costrettovi dagli accadimenti che, lo si voglia o no, sono fatti e non opinioni. Ai tempi della guerra in Vietnam ero filoamericano incondizionato, la realtà mi ha costretto, dolorosamente, ad aprire gli occhi. Sono abbastanza vecchio per sapere che il male, come il bene, non sta mai tutto da una parte o dall’altra. Mi sembra di parlare o scrivere onestamente, senza voler offendere e neppure convincere, con deduzioni fatte secondo una logica che dovrebbe essere accessibile a tutti. Invece ho simpatizzanti politici che mi accusano di antiamericanismo eccessivo. Come mai? La sola spiegazione, credo, sta nella debolezza congenita del cervello umano, del mio come di quello di noi tutti, incapace di giudizi che non siano basati sui pregiudizi.

Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Giustificazione dell’intervento deciso qualche giorno fa da Obama, un gentiluomo e premio Nobel della Pace che non può (e chi lo potrebbe?) assistere indifferente all’eccidio (D. e O.: strage particolarmente raccapricciante per il numero delle vittime) provocato dall’uso delle armi chimiche. Tutti, anche i miei contestatori, ammetteranno che la prima cosa da fare è stabilire chi ha fatto uso di queste armi. E chi potrebbe o potrà stabilirlo? Non so, ma forse una commissione internazionale ad hoc, p. es. una commissione dell’ONU, vero monumento all’impotenza umana, con 5 paesi che hanno, democraticamente!, diritto di veto, ma sempre meglio di niente.

No, Obama, moderno Giove tonante, non ha bisogno di sapere con certezza chi ha fatto uso delle armi chimiche. Bashar al Assad magari non ne ha fatto uso, ma con pratica certezza aveva intenzione di farne uso e questo, sempre secondo Obama, basta e ne avanza. E allora, dice Obama, io intervengo, perché ne ho l’obbligo morale, nella mia qualità di difensore supremo delle vittime innocenti, donne e bambini in primis. Neanche il fatto che la logica più banale lo smentisca  basta a trattenerlo. E qual è la logica banale?

Primo, quella che solo gli stupidi possono credere che nel caso della Siria si tratti di una rivolta popolare. È chiaramente una rivolta fomentata e poi sostenuta da qualcuno. Tutti parlano di Arabia Saudita e Qatar, ma c’è forse ancora uno stupido (non stupido, solo diversamente intelligente) che ancora crede che le 2 monarchie assolute suddette, in pratica 2 dittature che sopravvivono ai tempi solo grazie al sostegno USA, possano o abbiano potuto decidere l’aggressione alla Siria motu proprio? Qui sotto CIA ci cova!

Secondo: tutte le testimonianze finora raccolte (Carlina del Ponte, il norvegese e l’italiano liberatisi dalla prigionia) accusano i ribelli dell’uso infame di gas tossici. Terzo: ad impedire di credere che Damasco abbia fatto uso di quelle armi  bisogna considerare che  per Assad ciò equivarrebbe alla fornitura ad Obama di quel pretesto per aggredirlo e finirlo che gli USA aspettano da tempo, in particolare da quando si sono resi conto che con i loro mercenari, arruolati, inviati e armati per il fomite di Arabia Saudita e Qatar, non la spunteranno mai.

Obama ha quindi deciso, e proclamato urbi et orbi, l’intervento, limitato nel tempo e senza invio di truppe sul terreno. Senza permesso del Congresso (decisivo per lui e per la Siria), senza permesso dell’ONU (organismo fantoccio), senza avere al fianco il  compagno abituale di avventure guerresche da un paio di secoli in qua (la GB, con la clamorosa smentita a Cameron della Camera dei Comuni). Ma poi si è accorto che in pratica la sua decisione era avversata da tutto il mondo, ad esclusione della Francia, ricoperta di ridicolo dal suo presidente socialista che non sa più a quale santo votarsi per distrarre l’attenzione dal suo impressionante calo di popolarità interna.

L’UE ha dato una prova in più della sua impotenza congenita, condita con un’abbondante dose di servilismo, pure congenito quando si tratta di USA.  Chiara la voce giunta da Roma, naturalmente non quella di Letta, che sta pensando di offrire basi di lancio sapendo che agli USA basta la portaerei già in loco. In pochi osano dirlo apertamente, ma oramai tutti si sono resi conto che i pretesti americani per giustificare le loro reiterate aggressioni sono inventati di sana pianta. Per il momento si attendono i risultati della Commissione d’inchiesta dell’ONU. Io, ingenuo come sono, oso supporre che saranno questi:  abbiamo appurato con certezza scientifica che i gas nervini sono stati impiegati, ma non è stato possibile accertare da parte di chi. Non si esclude che li abbia adoperati Assad, e non si esclude neppure che li abbiano usati anche gli oppositori.

Speriamo che nel frattempo i bollori di Obama si saranno calmati. Per lui sarebbe la sola possibilità  di diventare il primo essere umano ad aver ricevuto due premi Nobel della Pace.

Gianfranco Soldati