Oggi pomeriggio (15.IX) verso le tre è arrivato sul blog dell’articolo relativo all’interrogazione UDC (on. Lara Filippini) sul noto caso dei “due fratelli calabresi” – esternazioni del giudice Marco Villa ecc. ecc. – questo post. Lo mettiamo in maggiore evidenza poiché lo giudichiamo importante. Mario Mantia, non più in tribunale, ha la parola. [fdm]


Egregi sig.ri/re,Onorevoli,

Sono il signor Mantia 38 anni
Condannato a 10 mesi condizionalmente sospesi,per infrazione é contravvenzione alla legge sugli S/F. Vorrei dirvi:quando avete certi sfoghi in parte giusti, di dare e fare chiarezza su quello che dite. Io sono in svizzera da 6 anni,non’ò 14 condanne alle spalle nel mio paese,ho solo 2 piccole condanne,sospese con la condizionalmente per 5 anni,risalenti a 17 anni fà. E che  dalll’estratto del casellario giudiziale, risulta
NULLA! Sul fatto di aver mancato di rispetto alla corte con le dovute scuse, ci sarebbe molto da dire, dico solo che non mi anno lasciato scelta. Per lo più su un fatto che riguardava mio fratello è mio nipote massacrato a sangue con relative foto fatte dall’ospedale e che la corte a detto di non aver visto e che non’erano agli atti,rilevando:io,che gli stava a cuore il fatto che mio fratello aveva dato due schiaffi al minore che aveva picchiato a sangue mio nipote.Minore di nazionalità svizzera. Non volevo mancare di rispetto alla corte,ma cercare di fare chiarezza è dare a Cesare quello che è di Cesare !
CHIAREZZA,CHIAREZZA,CHIAREZZA!    Cordiali saluti

Mario Mantia