Violenza contro i rappresentanti dello Stato: il PLR chiede che si agisca
Il gruppo in Gran Consiglio ha presentato una proposta di risoluzione per un iniziativa cantonale allo scopo di modificare il codice penale


La violenza contro chi rappresenta le istituzioni non deve più essere tollerata. Il PLR, anche a seguito dei recenti episodi avvenuti in Ticino (ma non solo), ha presentato oggi una proposta di risoluzione per un iniziativa cantonale all’attenzione delle camere federali con la richiesta modificare il codice penale andando a reintrodurre le pene detentive di corta durata e a modificare le sanzioni per questo genere di reati.

Da tempo ormai di assiste, in Svizzera e in Ticino, ad episodi di violenza gratuita ed insensata da parte di individui e gruppi, nei confronti dei rappresentanti dell’ordine pubblico (agenti di Polizia, guardie di confine, agenti carcerari ecc) o di altri funzionari delle istituzioni pubbliche. Questo non può più essere accettato ed è quindi necessario intervenire su diversi fronti, non da ultimo a livello di sanzioni previste per questo genere di reati. Le pene attuali si ritiene che non costituiscano più un deterrente sufficiente a limitare questo genere di comportamenti, rispettivamente a tutelare chi è al servizio dello Stato.

Per questa ragione il Gruppo PLR in GC, all’unanimità, ha deciso di presentare al Gran Consiglio una proposta di risoluzione cantonale in maniera che le camere federali possano quanto prima agire portando i necessari correttivi ad una situazione che si fa sempre più preoccupante e inaccettabile.

Gruppo liberale radicale in Gran Consiglio