Dal blog di Sergio Savoia

[fdm] Come sempre il leader verde è brillante ma in questo articolo, in un certo senso, egli non coglie il nocciolo della situazione, che è il seguente: la (potente) coalizione Caffè/Regione/PS/Radicali ha individuato il “punto d’attacco” (agli “usurpatori del potere”) che ricercava da tempo immemorabile. L’operazione è lanciata, elementi plausibili – non voglio spingermi sino a dire: decisivi – non mancano, affaire à suivre!

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Ho quasi 50 anni e se li metto tutti assieme, posso affermare con una certezza granitica che non arrivo a 2 gin tonic, quelli che secondo Girardi (il patron del Lumino’s) sarebbero stati consumati dal funzionario del Dipartimento del Territorio, filmato a sua insaputa mentre si intratteneva nei locali del bordello luminese. La vicenda Lumino’s/Girardi/funzionario del Territorio/Barra tiene banco.

Doveva succedere prima o poi che il losco mondo dei bordelli nostrano arrivasse a lambire le alte sfere del governo. Non stupisce. Da una parte il governo medesimo palesemente non sa che pesci pigliare nell’affrontare la questione prostituzione; ne consegue una incertezza notevole a livello di pianificazione (dove si possono fare bordelli e dove no, in sostanza); l’incertezza è il brodo di coltura ideale per attirare il meglio del pianeta – o anche solo della vicina Italia nel fulgido universo dei bordelli nostrani; il tutto rischia di concludersi con le “ragazze” che, buttate fuori dai bordelli nel frattempo chiusi, finiscono nelle mani di loschi figuri, sfruttate o peggio.

Ho presentato quattro interrogazioni che, direttamente o indirettamente, riguardano il Lumino’s e numerosi atti parlamentari sul tema della prostituzione. Sul Lumino’s il governo mi ha risposto con la consueta sufficienza. Gli Dei, evidentemente, stavano aspettando per punire l’arroganza governativa. Piccola soddisfazione, che non cambia le cose. Sul tema c’è confusione, incertezza, mancanza di visione. Il governo andrà a farsi molto male.

Tornando a quanto sopra: non stupisce che il mare di melma dei bordelli schizzasse qualcuno anche ai piani alti del governo. Non stupisce che qualche funzionario dell’amministrazione (per non parlare di quelli della polizia***) abbia perso di vista la propria funzione. Ottantadue gin tonic non sono pochi. Ma a confronto di tutto quello che si agita nel letamaio da cui uno come Girardi è emerso, sono pochi. E il mal di testa, alla fine della vicenda, sarà di quelli che ci ricorderemo per un pezzo.

Sergio Savoia

*** Qui non è chiaro: che Savoia abbia qualche notizia insider?