Il caso richiede un chiarimento immediato da parte del Consiglio di Stato


(fdm) Non sono sospetto di tenerezze (ciò appartenendo alle mie libertà democratiche) per Caffè, Regione… o PS. Giudico tuttavia la presente interrogazione giustificata e, per così dire, inevitabile. Su questo specifico punto la sinistra non mollerà l’osso facilmente (e ci sono ben altri interessati). Nessuno dimentichi l’aureo proverbio: una catena non è più forte del più debole dei suoi anelli.


Su laRegione di venerdì 11 ottobre veniva riportata la notizia dell’arresto del direttore del locale a luci rosse Lumino’s Luigi Girardi. “Riarrestato mister Lumino’s. Funzionari e politici ricattati con video”. Inoltre sempre nello stesso articolo si riferiva che gli inquirenti hanno trovato nello smartphone di Girardi la registrazioni di telefonate e colloqui, uno di questi avuto con il direttore del Territorio. Nei giorni seguenti sempre dalla stampa si è appreso che durante l’incontro, il direttore di Lumino’s avrebbe mostrato al Consigliere di Stato Michele Barra una “scottante” registrazione video concernente un alto funzionario del Dipartimento del Territorio.

Senza entrare nei dettagli sono facilmente immaginabili gli obiettivi di questa operazione, convincere il direttore del Dipartimento del Territorio a rivedere le regole pianificatorie e poter così riaprire il locale a luci rosse. Il sito della RSI riporta la notizia secondo cui il direttore del Lumino’s è accusato di aver realizzato una lunga serie di registrazioni audio e video illegali nonché di averle usate per far pressione sui politici e funzionari cantonali al fine di ottenere la regolarizzazione del postribolo. Ha inciso un incontro con il direttore del Dipartimento del territorio al quale era presente anche il deputato leghista e municipale di Locarno Silvano Bergonzoli. E’ proprio durante questo incontro che ha mostrato il video del funzionario. Secondo il Caffè, vi sarebbe anche la registrazione di uno dei due incontri informali avvenuti al bar.

Il Consigliere di Stato Michele Barra ha sostenuto negli scorsi giorni che dopo aver visto il video ha reagito immediatamente ponendo fine all’incontro e mettendo alla porta Luigi Girardi. In 35 anni di vita lavorativaha detto alla Regione il consigliere di Stato – il ricatto non è mai entrato in casa mia”.

Nell’articolo apparso oggi sempre su La Regione emerge però una notizia che se confermata sarebbe da un punto di vista istituzionale grave  gettando discredito sulle nostre istituzioni.

Secondo quanto apparso il Consigliere di Stato Michele Barra in seguito all’incontro con il direttore del Lumino’s avrebbe infatti inviato ai suoi colleghi una lettera con cui  propone di regolarizzare i postriboli situati in Ticino fuori zona edificabile come per l’appunto il Lumino’s!

Come detto, se confermata questa notizia, sarebbe gravissima poiché significherebbe  avere ceduto alle richieste del Lumino’s, il cui gerente  non si è fatto scrupolo di realizzare registrazioni illegali e utilizzarle per fare pressione sul Consigliere di Stato Michele Barra.

A nostro avviso il Consiglio di Stato per rispetto delle Istituzioni che rappresenta e vista la gravità della situazione dovrebbe in tempi brevissimi chiarire la situazione.

Con la presente interrogazione urgente chiediamo pertanto al Consiglio di Stato:

  • di chiarire in tempi brevi la situazione e di indicare al Parlamento quali misure urgenti intende adottare di fronte alla gravità della situazione.

Inoltre si chiede al Consiglio di Stato:

  • corrisponde al vero che il Consigliere di Stato Michele Barra in seguito all’incontro con il direttore del Lumino’s ha inviato una lettera (con allegato un parere giuridico) al Consiglio di Stato in cui chiede di modificare la prassi attuale in materia di autorizzazione per i locali a luci rosse?
  • corrisponde al vero che questo cambiamento auspicato dal direttore del Dipartimento del territorio, se accolto dal Consiglio di Stato, avrebbe consentito al Lumino’s di  riaprire come bordello?
  • Il Consigliere di Stato Michele Barra ha dichiarato di essersi consultato dopo aver incontrato il direttore del Lumino’s con un altro Consigliere di Stato e di essersi lasciato consigliare. Quale Consigliere di Stato era a conoscenza, oltre a Michele Barra, di questa situazione e aveva condiviso con il direttore del Dipartimento del territorio la decisione di non denunciare alla magistratura quanto avvenuto nel suo ufficio? E per quali ragioni?

Per il gruppo socialista:

Pelin Kandemir Bordoli e Saverio Lurati

Carlo Lepori, Nenad Stojanovic, Gianrico Corti, Raffaella Martinelli, Henrik Bang, Milena Garobbio