Da un punto di vista statunitense, mettere sotto sorveglianza i telefoni e i computer degli alleati europei è politicamente necessario e dunque legittimo, scrive il giornalista Marc Ambinder nel settimanale americano The Week : “Quando si tratta di guerra o di pace è particolarmente utile sapere se la Cancelliera tedesca Angela Merkel esprime le sue vere intenzioni.

Queste informazioni aiutano il presidente americano a trovare la via di mezzo fra l’atteggiamento da adottare di fronte alla Germania e il margine di manovra nel sistema politico tedesco.
Circa i metodi usati per raccogliere queste informazioni va constatato che il caso è assai opaco.
… Si direbbe che non abbiamo trattato i nostri alleati con il rispetto che meritano. In fondo sono nostri amici e nella maggior parte dei casi ci vengono addirittura in aiuto.”