Paul-Mortimer Lee (BNP Paribas): “La Banca centrale europea deve agire come la Federal Reserve e i suoi Quantitative easing : inizi a iniettare nel sistema 50 miliardi di euro al mese”.

Con un’inflazione allo 0,7% la Zona euro rischia grosso e l’ultima decisione del presidente della BCE Mario Draghi (taglio dei tassi di rifinanziamento al minimo storico dello 0,25%) significa che un’impotente Banca centrale europea sta assistendo al collasso dell’inflazione europea e dei prestiti, oltre che al continuo aumento del tasso di disoccupazione.

Tutto questo a fronte di un’euro che rimane a livelli elevati e costituisce una seria minaccia per le esportazioni.

Secondo Paul-Mortimer Lee di BNP Paribas, l’unica salvezza per la Zona euro è la via scelta dalla Federal Reserve : la stampa illimitata di moneta. La BCE deve iniziare l’iniezione sul mercato di almeno 50 miliardi di euro al mese.

Secondo Lee non ci sarebbero altre soluzioni : “Alcune economie europee versano già in uno stato di deflazione. Tale situazione ha un effetto negativo sull’allocazione delle risorse e, ovviamente, dà il via a conseguenze negative anche sulle dinamiche dei debiti. La situazione deflattiva frena le spese, in quanto i beni saranno più convenienti domani.”

Attraverso l’adozione di un Quantitative easing, la BCE potrebbe:
– aumentare il tasso di crescita monetaria per ridurre le pressioni disinflazionistiche
– ridurre i tassi di lungo termine e stimolare la crescita
– riuscirebbe a ridurre il rischio paese nell’economia
– potrebbe aumentare i prezzi degli asset, di azioni e credito
– potrebbe rallentare la corsa dell’euro sui mercati valutari
– potrebbe stabilizzare le aspettative sull’inflazione, che altrimenti crollerebbero.

(Fonte : Wall Street Italia.com)