L’estrema destra europea cerca di costituire una federazione per ottenere un gruppo nel Parlamento europeo dopo le elezioni del maggio 2014.

La presidente del Front national francese, Marine Le Pen, ha incontrato mercoledì 13 novembre all’Aja l’olandese Geert Wilders, capo del Partito per la Libertà. Un incontro nel quale i due leader politici hanno definito i loro obiettivi comuni.

Malgrado opinioni diverse su alcuni temi, entrambi vogliono un un gruppo parlamentare che sia il più forte possibile.

“Oggi è un giorno storico – ha dichiarato Marine Le Pen in una conferenza stampa all’Aja – Abbiamo deciso, con altri movimenti patriottici, di allearci in una dinamica di lavoro.
Noi, nazioni europee obbligate a chiedere a Bruxelles il permesso per ogni cosa vogliano ritrovare la nostra sovranità territoriale, monetaria e di bilancio.”

Geert Wilders ha definito l’Unione europea “uno Stato nazista” e ha commentato che “oggi è l’inizio della liberazione da questo mostro chiamato Bruxelles'”.
Wilders ha detto che spera che altri partiti con idee simili aderiranno all’iniziativa dopo le elezioni.

Il parlamento europeo conta attualmente un gruppo euroscettico, “Europa libertà democrazia”, diretto dal britannico Nigel Farage e che conta 32 deputati.
I deputati britannici che formano la struttura centrale di questo gruppo ritengono troppo estreme alcune posizioni di Le Pen e Wilders. Quest’ultimo ha dichiarato di avere molto rispetto di Nigel Farrage e di sperare che vorrà aderire alla loro iniziativa a partire dal prossimo anno.

Per comporre un gruppo politico nel Parlamento europeo sono necessari 25 deputati eletti, su un totale di 766, in almeno 7 Stati dell’Unione europea.
Il gruppo previsto da Marine Le Pen e Geert Wilders potrebbe includere, fra gli altri, il Vlaams Belang belga, la Lega del Nord italiana, l’Alternativa per la Germania e il Partito della libertà austriaco, oltre a varie formazioni politiche del nord Europa.
E’ esclusa l’associazione con gli ungheresi del Jobbik e altri deputati nazionalisti slovacchi, rumeni o bulgari, tutti accusati di tendenze razziste.