Mercoledì il presidente americano ha fatto una concessione agli assicurati nella speranza di salvare quella che doveva essere la sua grande opera, la riforma del sistema sanitario. Una riforma messa in difficoltà dalle pannes informatiche e dalla sfiducia dell’opinione pubblica.

Dalla messa online, il 1. ottobre, dei siti web vantati come la tappa decisiva dell’attuazione della riforma sanitaria tanto cara a Barack Obama, tutto sta andando male. Al punto che la credibilità del presidente, la sua onestà e il suo brillante posto nella Storia vengono messi in discussione. Secondo un sondaggio Quinnipiac, 52 % degli americani lo ritengono “disonesto”.

Non si tratta semplicemente di trovare l’aiuto dei migliori programmatori di Google, Oracle e Red Hat, palliativi alle insufficienze informatiche di queste piattaforme online.
Barack Obama, che ha già respinto diverse volte l’applicazione di altri aspetti controversi della legge detta “Obamacare” si trova con le spalle al muro.
Sotto la pressione dei deputati democratici al Congresso, dopo aver rifiutato di ammettere la realtà per settimane, giovedì Obama ha proposto una soluzione temporanea per calmare l’opinione pubblica sul secondo aspetto della legge, che tanto suscita polemiche, l’annullamento di circa 5 milioni di polizze assicurative sottoscritte da privati.

“Vi ho capiti molto bene” ha dichiarato accettando la responsabilità del malfunzionamento. Destinati a offrire agli americani una scelta fra diverse assicurazioni malattia, copertura divenuta obbligatoria, i siti internet dell’Obamacare funzionano male.
Sono subito intasati, diffondono e producono risultati sbagliati. In un mese solo 26.794 persone hanno potuto sottoscrivere un’assicurazione attraverso il sito internet federale. Obama ne aspettava almeno mezzo milione.
Gli altri siti, gestiti direttamente dagli Stati che partecipano al programma, fanno un poco meglio : 79.391 contratti in un mese. Il bilancio del primo mese è catastrofico.
“Più nessuno crede che i siti saranno funzionanti il 1. dicembre, come ha promesso la Casa Bianca – ha dichiarato un eletto democratico. Le debolezze della programmazione e dell’infrastruttura del sito healthcare.gov si rivelano troppo numerose per essere risolte rapidamente.

Nell’attesa, per attutire gli effetti dell’altro problema Obama propone di autorizzare la riconduzione nel 2014 delle vecchie polizze assicurative. Rifiuta però il ritorno alle vecchie norme per nuovi contratti assicurativi, come ha proposto un progetto di legge dei repubblicani.
“Il vecchio sistema dava spesso l’impressione di funzionare fino al momento in cui ci si ammalava – ha dichiarato Obama, più che mai deciso a salvare una riforma molto complessa e sempre meno popolare.

Il fallimento della riforma era atteso, e anche sperato, dai repubblicani. I più conservatori hanno invano bloccato il funzionamento del governo federale per due settimane lo scorso ottobre (lo shutdown) per impedire alla riforma di entrare nella sua fase decisiva.
Oggi i loro leader sono soddisfatti nel vedere la quota di popolarità del presidente crollare al 39 %. Le loro possibilità di riguadagnare la maggioranza al Senato nel 2014 migliorano.
Viene confermata la loro tesi secondo cui il settore pubblico è incapace di intervenire nella sanità senza causare danni maggiori.