Interpellanza al Consiglio federale


(fdm) Come non giudicare “ragionevoli” queste argomentazioni? Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La situazione è, come dire, disperata. Il governo – premuto dalle grandi banche – ha scelto da tempo la sua linea. Ha deciso di cedere, e cederà.


Nel corso del mese di ottobre il Consiglio federale ha firmato la convenzione multilaterale dell’OCSE e del Consiglio d’Europa sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale. Qualora questa convenzione venisse ratificata dalle Camere federali la Svizzera sarebbe tenuta a scambiare informazioni fiscali, su richiesta e spontaneamente, con gli altri Stati firmatari che hanno ratificato la Convenzione. Tra cui l’Italia.

Ora, mentre con alcuni Stati firmatari il nostro Paese ha concluso dei trattati bilaterali di doppia imposizione ottenendo alcune contropartite, questo non vale per l’Italia. Basti pensare che la Svizzera, a causa di quel che resta del segreto bancario, rimane iscritta sulle liste nere illegali.

Se le Camere federali dovessero ratificare la Convenzione di Strasburgo prima della conclusione di accordi con l’Italia, quest’ultima avrebbe ottenuto l’accesso alle informazioni fiscali/bancarie che desidera, senza darci nulla in cambio. I negoziatori elvetici si troverebbero di conseguenza senza argomenti nelle trattative con Roma, e quindi senza merce di scambio per ottenere quanto sarebbe necessario: ad esempio, cancellazione del nostro Paese dalle black list (illegali), revisione dell’accordo sulla fiscalità dei frontalieri, apertura del mercato italiano alle banche elvetiche, maggiore libertà per il trasferimento in Svizzera di attività imprenditoriali ad alto valore aggiunto, misure di controllo sul frontalierato, ecc.

La sottoscrizione della Convenzione di Strasburgo, ed in particolare una sua ratifica parlamentare prima di aver ottenuto delle apprezzabili controprestazioni dall’Italia, è dunque perniciosa per il Ticino.

Chiedo al lod Consiglio federale:

–          Corrisponde al vero che, se le Camere federali dovessero ratificare la Convenzione di Strasburgo prima della conclusione di trattative con l’Italia, quest’ultima otterrebbe le informazioni fiscali che desidera dalla Svizzera senza doverci versare alcuna contropartita?

–          E’ consapevole il CF che questa situazione è particolarmente perniciosa per il Ticino, a causa della prossimità con la Penisola?

–          Per quale motivo il CF continua, sull’altare degli accordi internazionali, a sacrificare il Canton Ticino già messo a dura prova dalle pesanti conseguenze negative della libera circolazione delle persone? Il Canton Ticino è forse un Cantone di serie B?

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi