Sabato 9 novembre scorso abbiamo costituito ufficialmente a Giubiasco la “Lega degli Indignati”, un movimento politico che, con tutta umiltà, vuole raccogliere l’indignazione (né di destra né di sinistra) che regna alla grande in questo Cantone ormai alla deriva, per poter poi reagire in maniera concreta e possibilmente pragmatica in vista dell’aprile 2015, anno del rinnovo dei poteri cantonali.

E l’indignazione non può che aumentare quando, ancora, si cerca di colpire il cittadino con balzi e balzelli vari – ora vorrebbero anche introdurre la tassa personale a livello cantonale – senza prima “tagliare” le spese di un’amministrazione cantonale (bacino di voti?) che risulta essere una vera e propria voragine, pagata naturalmente dai soliti che vengono chiamati alla cassa, e cioè i contribuenti!

Su un nostro quotidiano, molto recentemente, leggiamo difatti che da un confronto fatto sulle spese (2008-2010) fra il Ticino e sei altri Cantoni paragonabili al nostro come situazione, noi siamo come al solito “fuori controllo”. Ma va, lo siamo da anni e questo unicamente grazie alla politica del “quieto vivere” dei partiti storici, ma non solo.
Questo studio è stato realizzato dalla ditta Idheap di Losanna che ha preso in considerazione la media delle spese tra il 2008 e il 2010.
Da questo studio emerge per esempio, lo si intuiva già da anni, che il Ticino evidenzia il più alto livello di occupati all’interno dell’Ammi- strazione. Ma va?

Inoltre il nostro Cantone è in testa, in termini assoluti, per il numero degli agenti di Polizia (questo un po’ ci sorprende), tra i funzionari delle contribuzioni, tra quelli che gestiscono il parco immobiliare e tra i funzionari che si occupano della protezione dell’ambiente.
Per completezza d’informazione lo studio dice anche che l’organizzazione e la funzione dei servizi sociali delle amministrazioni vede il Ticino “al primo posto” (si fa per dire) con circa 34 persone impiegate, rispetto per esempio a Friborgo che ne ha 12,5 e quindi meno della metà. Questo è semplicemente scandaloso per non dire altro!
Evidentemente, ma è da un pezzo che è così, c’è chi “sfrutta” l’aspetto socialità e i relativi servizi sociali, con la possibilità di piazzare gli amici degli amici nell’Amministrazione cantonale, amici degli amici che poi votano. Della serie non nuova: clientelismo, nepotismo e partitismo; le cifre sono lì da vedere.

Ma tutta quest’ Amministrazione cantonale “gonfiata” e pagata dai quei contribuenti che oggi vengono chiamati spudoratamente ancora una volta alla cassa (balzi e balzelli vari …), quanto ci costa in più all’anno in termini di milioni, viste le cifre comparative messe in evidenza dallo studio citato in entrata e sul quale molti passano “all’acqua bassa” per evidenti imbarazzi, politici e non?
Quanto:100, 150 o 200 milioni di CHF in più all’anno? Qualcuno lo quantifichi e ce lo dica, poiché è da lì che si parte.

La verità, triste, è che la spesa pubblica di questo Cantone sempre più alla deriva, non si tocca poiché non c’è la vera volontà politica di farlo, che sui premi delle casse malati pagati in eccesso dal Ticino e ristornati da Berna sottoforma di “contentino” si può solo piangere e che ora vorrebbero addirittura introdurre la tassa personale a livello cantonale, simile a quella prelevata a livello comunale. Bravi!

A quando la tassa personale sui deceduti (con tutto il rispetto) e magari retroattiva fino ai cinque anni?
Siamo davvero messi male, ma quello che più ci preoccupa è che abbiamo un Governo che pensa di mettere a posto i conti dello Stato andando ancora a frugare nelle tasche dei contribuenti, sempre più esasperati, senza prima (priorità assoluta!) ridurre una spesa pubblica che nei confronti degli altri Cantoni è la più alta.
Questo è quanto, dopo ci sono anche le classiche masturbazioni cerebrali che però lasciamo ad altri.

Donatello Poggi/Peter Walder
Lega degli Indignati