In Afghanistan, Rohullah Qarizada, giurista di Kabul e membro della Commissione sulla legge coranica, ha annunciato che verrà presto realizzato un progetto di Codice penale che prevede la lapidazione per gli adulteri. I governi europei si indignano ma non intervengono.

“Sulla stampa occidentale l’informazione ha avuto scarso rilievo – scrive lo storico e giornalista Benoit Rayski nel portale d’informazione Atlantico.fr – Qarizada ha precisato che gli Stati Uniti e le Nazioni Unite erano stati informati, poi ha aggiunto che la lapidazione non verrà comunque praticata con frequenza.
Certamente si lapiderà di meno nelle regioni che non sono controllate dai talebani. In ogni caso, la lapidazione, che assicura una morte lenta e molto dolorosa. dissuaderà il popolo afghano dal fare follie. D’altronde, segno evidente dei progressi in corso in Afghanistan, settimana scorsa due amanti adulteri non erano stati lapidati : erano stati fucilati.

Questo accade in Afghanistan, paese coccolato dai miliardari occidentali e dalle forze della NATO. In un paese per la cui libertà centinaia di soldati americani, inglesi, canadesi, francesi, ecc. si sono fatti sparare addosso. E’ per questo che ci si batte? Si deve morire in combattimento per promuovere la Sharia?

Evidentemente il presidente afghano Hamid Karzai è contro la lapidazione, ma altrettanto evidentemente fa del suo meglio per restare al potere. Infatti sa che a breve le truppe occidentali lasceranno il paese e lui resterà solo di fronte ai sentimenti molto islamici del suo popolo.

Per il momento l’Europa non reagisce. Se ne lava le mani. Fa come Ponzio Pilato
Cosa potremmo dire? Che non è una bella cosa? Tutt’al più saremmo trattati da cani infedeli, nemici dell’Islam. Dunque si tace e si aspetta di partire dall’Afghanistan, lasciandolo esattamente nello stato in cui lo avevamo trovato.
E’ una desolante sconfitta morale, ma l’Islam afghano è ben più forte di noi e con le pietre della lapidazione costruisce le sue moschee.”