(fdm) Ticinolive  pubblica volentieri questo comunicato anche se, in fondo, la musica è sempre la stessa. Tasse e sussidi. Sussidi e tasse. Quanto poi ai (citati) sussidi di cassa malati mi permetto di scrivere che giudico assurdo il fatto che nel nostro minuscolo cantone 110.000 persone – vale a dire 1/3 della popolazione – siano sussidiate. Può voler dire soltanto… che il sistema è scoppiato.


Secondo la classifica Bilanz il totale dei patrimoni delle 300 persone più agiate che vivono in Svizzera viene stimato in circa 565 miliardi di franchi: una cifra superiore del 10% rispetto all’anno precedente! Dire che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, non è quindi un vuoto slogan ma è, purtroppo, la verità dei fatti.

I ricchi, nonostante la crisi, continuano ad arricchirsi, spesso a scapito dei lavoratori a cui si negano salari minimi e contratti collettivi dignitosi, e a cui si tagliano i servizi pubblici e assicurazioni sociali. Addirittura arriviamo alla farsa quando il Granconsiglio ticinese (Verdi, Udc, Plr, Ppd e Lega) premia ulteriormente i milionari che non pagano le imposte con una vergognosa amnistia fiscale e nel contempo taglia i sussidi per i premi delle casse malati, dimostrando di fregarsene altamente dei bisogni della popolazione e in particolare di chi fatica ad arrivare a fine mese. Un taglio, quest’ultimo, che ammonta a 16 milioni di franchi: una cifra che fa ridere di fronte ai patrimoni dei super-ricchi ticinesi, che, sempre a detta di Bilanz, sarebbero i seguenti:

  • Sergio e Geo Mantegazza con un patrimonio stimato a 4-5 miliardi. 
  • 
Erich e Helga Kellerhals (3-4 miliardi), 
  • 
Heidi Horten (2-3 miliardi), 
  • 
Gli eredi Thyssen-Bornemisza (1,5-2 miliardi), 
  • 
Rolf Gerling (1-1,5 miliardi),

  • Vittorio Carozza (1,5-2 miliardi),

  • La famiglia Zegna (1-1,5 miliardi),

  • La famiglia Cornaro (800-900 milioni),

  • Tito Tettamanti (800-900 milioni), 
  • 
Erich e Martin Dreier (600-700 milioni),

  • Günter Kiss (400-500 milioni),

  • Silvio Tarchini (300-400 milioni) e

  • Carlo Crocco (300-400 milioni).

La casta politica nostrana, che si riempie la bocca di ritornelli come quello della «simmetria dei sacrifici», ma che poi si dimostra puntualmente debole coi forti e forte coi deboli. I sacrifici, infatti sono chiamati a compierli sempre gli stessi. Questa è la dimostrazione che la nostra democrazia rappresentativa è ormai a tutti gli effetti una democrazia di classe, sempre più autoreferenziale, dove a dettare legge è una ristretta casta di padroni.

La sinistra e i sindacati dovrebbero ora abbandonare ogni forma di consociativismo partitocratico e lottizzatore per unirsi tutti assieme alla proposta promossa dal Partito Comunista: istituire al più presto una Tassa dei Milionari, una legge patrimoniale che prelevi dalla sostanza di questi Paperoni privilegiati del nostro Paese quello che per loro è un piccolo obolo, ma che permetterebbe di estendere lo stato sociale e rendere più equa questa società. L’introito stimato con una Tassa dei Milionari è stimato in 326 milioni di franchi, che permetterebbe di coprire il deficit dello Stato, evitare i tagli nel sociale e a creare posti di lavoro e benessere.

Partito Comunista