Non è stato facile ottenere questa intervista, e abbiamo atteso a lungo. Alcune domande sono state stralciate ma non ce ne siamo stupiti perché riguardano un caso assai delicato e in pieno sviluppo. L’importante è che sia arrivata (pochi minuti or sono).

Ticinolive presta viva attenzione al Partito liberale radicale (ed altrettanto viva ai suoi implacabili avversari). È dunque grato al presidente Cattaneo della sua disponibilità, che spera possa continuare nel tempo. Ticinolive ha proposto un’intervista anche alla neo eletta presidente della sezione luganese, on. Giovanna Viscardi, e la pubblicherà non appena sarà in possesso delle risposte.

Vedo il PLR come un’entità politica impegnata in una grande lotta. Ha sbagliato molto e ha perso molto. Ma forse non perderà in eterno.

Nota forse superflua. Se Jelmini avesse lasciato la seduta, si sarebbe verificata una situazione di parità: 3 – 3. In quel caso il voto del Sindaco sarebbe risultato decisivo. La frecciata di Cattaneo è dunque evidente.

Un’intervista di Francesco De Maria.


L’iniziativa “Sì alla protezione della sfera privata” vuole difendere, dicono in coro i promotori, un valore fondamentale per ogni cittadino. Ma perché questo valore per i socialisti… non vale?

Rocco Cattaneo Deve chiederlo a loro. Da liberale sono convinto che uno dei motivi per cui il nostro sistema funziona è che tra lo Stato e il Cittadino esiste un forte rapporto di fiducia, il rispetto della sfera privata, anche finanziaria, È la base di questo rapporto.

L’iniziativa mira a conservare il segreto bancario per i cittadini svizzeri. Ma molti già obiettano: quando il segreto bancario cadrà da ogni parte, tale mantenimento risulterà impossibile!

RC Come detto qui non si tratta di segreto bancario ma di fiducia tra Stato e i Cittadini, e poi mi scusi ma la Svizzera deve poter decidere quali regole vuole mantenere al suo interno verso i propri cittadini.

Il PLRT possiede, notoriamente, anche un’ala (“anima”) radicale. Ai suoi radicali piace, l’iniziativa?

RC Il comitato cantonale del nostro partito ha approvato praticamente all’unanimità questa iniziativa il 5 settembre scorso.

In un recente dibattito televisivo con l’avvocato Tettamanti il dottor Cavalli ha esclamato, con palese soddisfazione: “Finalmente i socialisti sono tornati a giocare all’attacco”. Dunque a noi, partiti storici, di ispirazione liberale, tocca giocare in difesa? Non è un po’ scomodo, e un po’ svantaggioso?

RC Non penso che giochiamo in difesa, anzi siamo propositivi e cerchiamo di promuovere dei progetti di sviluppo per il nostro Cantone, le cito tre esempi: l’amnistia, il rilancio fiscale e la richiesta di realizzazione in tempi brevi di una rete capillare in fibra ottica, nascono da nostre proposte.

Come definirebbe – in concreto, sulla base di ciò che fa – la posizione politica di Eveline Widmer Schlumpf?

RC Mi sembra che ogni tanto dovrebbe consultare maggiormente i gruppi parlamentari prima di lanciare determinate iniziative, eviterebbe delle uscite a sproposito.

Nella disfida per il vicesindacato luganese il PLR l’ha spuntata. Lei è soddisfatto? La carica l’ha voluta più Giovanna o più il suo partito? Che cosa pensa dell’on. “Ago della bilancia”? Lorenzo Quadri ha protestato a gran voce. Aveva tutti i torti o anche qualche ragione?

RC Non vi sono regole per l’attribuzione della carica di Vicesindaco. Giovanna Masoni Brenni sicuramente ha tutti i requisiti, è la municipale con più esperienza e in questi anni ha dimostrato di saper lavorare tanto e bene. Non sta a me giudicare quello che hanno fatto gli altri, è chiaro che se il Sindaco Borradori non avesse convinto Angelo Jelmini a rimanere in seduta oggi probabilmente avremmo un altro vicesindaco, quindi le proteste di Quadri forse sono andate nella direzione sbagliata…

La perdita di Lugano è stata – se non vogliamo dire drammatica – certo dolorosa. Ormai è 2-3: Masoni-Bertini contro Borradori-Quadri-Foletti. Con quale strategia il PLR potrà gestire questa “battaglia di minoranza”?

RC Lavorando. Mostrando ai cittadini che i liberali radicali tengono alla loro città e sanno portare avanti delle visioni così come hanno sempre fatto negli ultimi decenni. La gente si convince con i risultati.

Infine, come giudica la bella ma costosa politica culturale di Giovanna Masoni? Le sembra adeguata ai tempi di vacche magre? Il LAC sarà un successo o – come prevedono con cattiveria i maligni – una palla al piede per la Città?

RC La politica culturale della città è del Municipio e non di Giovanna Masoni, sta quindi a tutto l’esecutivo valutare se è necessario operare delle riduzioni e in quali dicasteri. Constato che la cultura viene spesso vista come un costo, ma se pensiamo a qulasiasi città del mondo la prima cosa che ci viene in mente sono monumenti, musei, ecc. Quindi un valore, anche promozionale, lo ha. La sfida consiste nel portarvi un’anima: farlo funzionare e attrarre molte persone da fuori Cantone.

Esclusiva di Ticinolive. Riproduzione consentita citando la fonte.