Dopo il no del Consiglio Nazionale alla convenzione sulle successioni con la Francia, la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf si aspetta difficoltà nel suo dialogo con il governo francese.

Il Consiglio Nazionale si è opposto all’entrata in materia sulla convenzione giovedì 12 dicembre. Il testo è stato respinto dalla destra, in particolare dai deputati romandi, indignati da un progetto che prevede l’imposizione fiscale sulla base del domicilio dell’erede e non più del defunto.

Per Widmer-Schlumpf si tratta di una sconfitta pesante, dopo che ha difeso invano la convenzione, firmata lo scorso luglio con il ministro francese Pierre Moscovici.
A suo dire, è giunto il momento di riflettere seriamente alle conseguenze del rifiuto del Consiglio Nazionale. Si dovrà tener conto di un vuoto giuridico non privo di effetti secondari.

Il dossier passerà ora al Consiglio degli Stati, ma Widmer-Schlumpf non si illude : anche qui verrà probabilmente rifiutato.