Nell’ovest europeo, il fondamentalismo religioso non sarebbe un fenomeno marginale, ma una tendenza estesa. E’ la conclusione di uno studio tedesco i cui risultati sono stati presentati settimana scorsa a Berlino dal WZB, un centro di ricerca in scienze sociali.

Questo studio comparativo fra musulmani di origine turca o marocchina e cristiani si basa su un’indagine realizzata su circa 9’000 persone in sei paesi europei, tra cui Germania e Francia.

Il 44% dei musulmani interrogati ritiene necessario un ritorno alle origini dell’Islam, pensa che un’unica interpretazione degli scritti religiosi sia possibile e che le regole dettate dalla propria fede religiosa siano più importanti di quelle del paese in cui si vive.
Queste opinioni valgono invece per il 4% dei cristiani che hanno partecipato al sondaggio.

Per determinare in quale misura musulmani e cristiani considerati fondamentalisti siano ostili agli altri gruppi della popolazione, i ricercatori hanno sottoposto loro tre affermazioni :

“Non voglio avere un amico omosessuale”
“Non ci si può fidare degli ebrei”
“I paesi occidentali vogliono distruggere l’Islam / I musulmani vogliono distruggere la cultura occidentale”

Dai risultati del sondaggio si apprende che un amico omosessuale non piacerebbe al 60% dei musulmani e al 13% dei cristiani. I musulmani che non si fidano degli ebrei sono il 45% contro il 9% dei cristiani.
Circa il 25% dei cristiani pensa che i musulmani vogliano distruggere la cultura occidentale, mentre il 45% dei musulmani è convinto che i paesi occidentali vogliono distruggere l’Islam.

Nella sua conclusione l’autore dello studio, il sociologo Rudd Koopmans, sottolinea comunque come i risultati andrebbero relativizzati : “Non si deve dimenticare che i musulmani costituiscono una minoranza relativamente piccola nell’ovest europeo. Considerati in maniera relativa, i livelli di fondamentalismo e di ostilità sono certamente più elevati fra i musulmani, ma in cifre assolute i fondamentalisti cristiani sono altrettanto numerosi.”

(Slate.fr)