Si esige una vera soluzione


Il punto più interessante di questa mozione corredata di due firme “pesanti” – il capogruppo in CC Badaracco e la neo presidente della sezione di Lugano Viscardi, entrambi granconsiglieri – è l’esplicito cenno al Molino. È facile immaginare la difesa furibonda che la sinistra presterà all’attuale situazione di manifesta illegalità. Già m’immagino qualche alto papavero PS dichiarare tuonando ai quattro venti… di volersi battere contro il fascismo, come durante la guerra di Spagna. Ho sentito dire (=mormorare) tante volte che lo status quo molinaro fosse “sponsorizzato” da due pesi massimi dei due più importanti partiti. Io non so se sia vero, chissà. Adesso però… (fdm)


MOZIONE AL CONSIGLIO DI STATO

Premessa

Il Palazzo Studi di Lugano, dove attualmente convivono il Liceo cantonale 1 e la Scuola Media di Lugano, dovrà essere ristrutturato. Il Cantone da tempo ha pianificato lo spostamento della Scuola Media di Lugano 1 in una sede alternativa.

È ormai noto da tempo che le medie devono lasciare l’edificio e trovare un loro spazio.

Il Cantone ha preso infine la seguente decisione: durante i lavori di ristrutturazione gli allievi saranno messi in una struttura provvisoria, dei container, allestita fra il Palazzo Studi e il Parco Ciani. Terminati i lavori essi torneranno nella loro sede attuale per il tempo necessario alla costruzione della nuova Scuola media che verrà edificata al posto del prefabbricato.

Di fronte al piano proposto dal Cantone vi è stata una sollevazione generale, soprattutto da parte dei docenti e di vari gruppi di genitori coinvolti, che hanno quindi lanciato insieme una petizione dal titolo “Quale futuro per la Scuola Media di Lugano Centro?”. Se la soluzione di una sede autonoma, obiettivo primo dei promotori, non verrà attuata, si chiede che venga quantomeno rivisto l’ordine con cui si intende procedere: costruendo prima la nuova sede delle Scuole medie e solo dopo passare alla ristrutturazione del Palazzo Studi.

Ad incontrare le maggiori critiche sono i punti seguenti:

–   la dislocazione temporanea della Scuola media in strutture prefabbricate di fronte al Palazzo Studi per un periodo di almeno 7 anni;

–   l’insufficienza e l’inadeguatezza di questi spazi provvisori per accogliere per un periodo così lungo gli studenti. Essi sarebbero forzatamente ridotti e con nessuna possibilità di avere aule accessorie come la biblioteca, la sala multiuso o le palestre. Si prevede un massimo di 250 allievi ma già oggi questa soglia è superata. Ottimale sarebbero spazi per almeno 350 allievi;

–   l’impatto estetico ed ambientale negativo derivante dall’ubicazione della nuova sede a ridosso del Parco Ciani.

Ad esempio una valida alternativa sarebbe l’ex Macello di Lugano, attualmente occupato dagli autogestiti, ubicato in una posizione ideale poiché vicino alla Scuola dell’infanzia e alle elementari. Si potrebbe così concentrare tutto quanto riguarda la Scuola dell’obbligo in un unico luogo.

Alla luce di queste considerazioni si chiede al Governo di:

1.    attuare velocemente tutti i passi necessari per trovare un’alternativa valida alla Scuola Media di Lugano – che non siano i container provvisori al Parco Ciani – se del caso con la collaborazione della città di Lugano nell’ottica di valutare eventuali ubicazioni alternative o definitive in città, come quella dell’ex Macello;

2.    fare in maniera che la realizzazione di una struttura definitiva per la Scuola media di Lugano – la cui ubicazione non si conosce ancora – avvenga il più presto possibile.

Roberto Badaracco e Giovanna Viscardi, confirmatari

Visitare il sito:  www.smlugano1.ti.ch (scuola media Lugano)