“L’Europa è alla viglia di un immenso sollevamento popolare ? – ha scritto di recente il quotidiano greco Kathimerini.

Eppure le statistiche testimoniano la fine della “Grande recessione” : il prossimo anno l’economia spagnola dovrebbe salire dello 0,7%, l’Irlanda è in grado di fare a meno del piano di salvataggio economico e le economie di Grecia, Italia e Portogallo dovrebbero tornare alla crescita a partire dal prossimo anno.
Ma lo scarto tra le cifre dei governi e la realtà quotidiana nei paesi europei più deboli, dove le persone sono confrontate a povertà e disoccupazione, è evidente e alimenta il populismo, la radicalizzazione politica e il sentimento anti-europeo.

Secondo il sito web Raw Story :

✔ Uno spagnolo su 4 è ufficialmente disoccupato. Secondo la Commissione europea il tasso di disoccupazione non dovrebbe calare prima del 2015.

✔ In Irlanda e Portogallo si deplorano flussi migratori negativi. I lavoratori emigrano per andare a cercare lavoro all’estero.

✔ Le statistiche prevedono che il Portogallo abbia una crescita dello 0,8% nel 2014 e un miglioramento dell’occupazione. Invece secondo gli analisti le cifre sull’occupazione sono errate, in quanto molte persone disoccupate hanno abbandonato la ricerca di un lavoro (uscendo così da ogni statistica).

✔ Nel 2011 e 2012 gli spagnoli hanno manifestato in massa ma gli scarsi risultati ottenuti hanno fatto perdere motivazione e energia per scioperare.
Anche in Grecia si risente un abbandono da parte dei sindacati e le persone rinunciano sempre più a manifestare. Nei paesi periferici della Zona euro, i governi non sono riusciti a canalizzare il sentimento di frustrazione della popolazione e di conseguenza questa inizia a esplorare alternative politiche.

✔ Un’alternativa è il partito greco di ispirazione neonazista Alba Dorata, che malgrado sia associato a assassinii e molti atti di violenza, nel paesaggio politico greco rimane un movimento importante.
Un’altra alternativa è il partito populista italiano Movimento 5 Stelle, del comico Beppe Grillo, che si definisce un’opposizione all’establishment.

✔ L’insoddisfazione aumenta in tutto il continente europeo, di fronte alla mancanza di risultati della politica dell’Unione europea in materia di immigrazione e disoccupazione.

“Una grande battaglia si combatte fra l’Europa dei popoli e l’Europa dei populisti (…) Mi batto per un’Europa che capisca che l’austerità può uccidere e che la politica dell’austerità totale farà soprattutto il gioco di Marine Le Pen e altri euroscettici quali Beppe Grillo – aveva dichiarato il mese scorso il premier italiano Enrico Letta.
Le prossime elezioni europee saranno decisive e si potrebbe assistere a un plebiscito dei partiti euroscettici.

(Fonte : express.be)