Grande serata di musica giovedì sera, 2 gennaio, al Palacongressi con il trio ungherese, il trio italiano, la soprano e l’arpista: due ore di puro godimento. L’organizzatore Giorgio Lundmark era più che soddisfatto, raggiante. Così la memoria di Raoul Wallenberg, il diplomatico svedese che nell’inverno 1944-45 a Budapest strappò alla morte migliaia di ebrei, è stata solennemente onorata. Presente il sindaco Marco Borradori.
Le fotografie recano il copyright di Dániel Vass.
Il cantautore comasco Luca Ghielmetti
Margit G. Fodor, soprano, ha cantato Lehar
Sándor Jávorkai in duetto con Elisa Netzer, arpista ticinese
Ádám Jávorkai, violoncello, e Beppe Pini, chitarra
Elisa Netzer, grande talento. Studia a Londra.
Il trio lombardo: Piccolo, Ghielmetti, Pini
da destra: Marco Borradori; i coniugi Widegren (console di Svezia a Lugano); i coniugi Wacs (lei salvata da Wallenberg) e tra loro Louise von Dardel, nipote di Wallenberg; Istvan Manno, console generale d’Ungheria a Milano
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