Grande serata di musica giovedì sera, 2 gennaio, al Palacongressi con il trio ungherese, il trio italiano, la soprano e l’arpista: due ore di puro godimento. L’organizzatore Giorgio Lundmark era più che soddisfatto, raggiante. Così la memoria di Raoul Wallenberg, il diplomatico svedese che nell’inverno 1944-45 a Budapest strappò alla morte migliaia di ebrei, è stata solennemente onorata. Presente il sindaco Marco Borradori.

Le fotografie recano il copyright di Dániel Vass.

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WL14©DánielVass 004 xIl cantautore comasco Luca Ghielmetti

WL14©DánielVass 010 xMargit G. Fodor, soprano, ha cantato Lehar

WL14©DánielVass 017 xSándor Jávorkai in duetto con Elisa Netzer, arpista ticinese

WL14©DánielVass 037Katalin Falvai al pianoforte

WL14©DánielVass 082 xÁdám Jávorkai, violoncello, e Beppe Pini, chitarra

2Elisa Netzer, grande talento. Studia a Londra.

1Il trio lombardo: Piccolo, Ghielmetti, Pini

WL14©DánielVass 090da destra: Marco Borradori; i coniugi Widegren (console di Svezia a Lugano); i coniugi Wacs (lei salvata da Wallenberg) e tra loro Louise von Dardel, nipote di Wallenberg; Istvan Manno, console generale d’Ungheria a Milano

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