Dalla pagina Facebook dell’on. Greta Gysin, Verde (30 gennaio)

(fdm) Abilmente l’ammirata deputata verde coglie due piccioni con una fava:

— assume una posizione “politicamente corretta”, adeguandosi alla linea nazionale del partito
— fa un garbato sgambetto al suo leader, che (probabilmente) ai suoi occhi sta esagerando.

A noi Savoia piace per il suo anticonformismo, il suo spirito di libertà e la sua audacia. Non riusciamo a immaginarlo immerso nel grigiore di una sala bulgara, dove votano galoppini da quattro soldi e uomini come birilli.


“Dal dopoguerra ad oggi il numero di stranieri in Svizzera è aumentato di pari passo con la crescita economica. Una diminuzione si è registrata solo dopo la crisi energetica degli anni ’70. Dal 1963 al 2002 in Svizzera vigeva una politica ba…sata sui contingenti, ma il numero di migranti è aumentato anche in questo periodo. Se introduciamo nuovamente dei contingenti “stabiliti in funzione degli interessi globali dell’economia” (cpv. 3 dell’iniziativa UDC), illudiamo i cittadini di avere la soluzione facile a portata di mano, ma sul fronte dell’immigrazione e del frontalierato non cambieremo nulla rispetto alla situazione odierna. L’unica differenza rispetto ad oggi sarà l’enorme carico burocratico aggiuntivo, i cui costi supplementari, ovviamente, ricadranno sulle spalle dei contribuenti. I problemi sono reali, ma non è con i simboli e i segnali che si risolvono! Il 9 febbraio io voterò NO all’iniziativa dell’UDC.”
Greta Gysin