Mancano sette giorni esatti alla grande votazione e al capannone di Pregassona sono tornati a ballare i “ratt”. Questi nuovi ratt sono all’incirca uguali ai vecchi ratt (che tanto scandalo e biasimo hanno suscitato)… ma i numeri si sono purtroppo “evoluti”: da 45000 frontalieri siamo passsati a 60000.

La partecipazione poteva essere anche un po’ più nutrita, considerando l’intensità del momento politico e il fatto che l’UDC appare, sul fronte della votazione, vincente. Buoni i discorsi, decisi e non troppo lunghi, ciò che è lodevole. Dapprima il presidente del partito, Gabriele Pinoja, poi Pierre Rusconi, consigliere nazionale. Infine, gradita ospite, Céline Amaudruz, presidente dell’UDC ginevrina, che ha descritto con molto realismo e passione i gravi disagi vissuti dalla popolazione, assillata da un’immigrazione selvaggia: crisi dell’alloggio, esplosione dei prezzi, disoccupazione, criminalità.

Pinoja, Rusconi, Amaudruz: vogliamo tornare ad essere padroni in casa nostra, controllare le nostre frontiere. Siamo realmente giunti al limite: se il popolo non riuscirà ad opporsi a una politica disastrosa fatta di cedimenti a catena, la Svizzera che noi conosciamo ed amiamo non esisterà più!


Balairatt 2
Bala i ratt 7
Balairatt 3Balairatt 4
Balairatt 6