La Comunità Europea auspica che le banche più deboli falliscano, così da mantenere il sistema al più alto standard di qualità. Con un occhio particolare al sistema Italia. Ma sarà proprio così ? O è un’altra fallace idea di una classe amministrativo-burocratica che ha poca dimestichezza con il mercato e con la legittimazione politica ?

La notizia è questa. Danièle Nouy, la responsabile del SSM (Single Supervisory Mechanism) ente della vigilanza bancaria europea, in una intervista al Financial Time, sostiene che le banche più deboli debbano poter fallire e non debbano per forza essere obbligate a confluire in una più grande. In questo modo il mercato bancario raggiungerebbe la massima efficienza.

La perplessità è questa. Escludo che la Nouy si riferisse a banche come la Deutsche Bank, la HSBC o Unicredit, in quanto troppo grandi per fallire. In caso di difficoltà si continuerebbe a fare come sempre: sostegno illimitato da parte di BCE e governi vari. Se per banche più deboli si intendono le più piccole allora avremmo un bel problema. L’efficienza di un mercato è data dalla concorrenza, e la concorrenza si stimola abbassando le soglie di ingresso e garantendo regole chiare per tutti. La soglia di accesso al sistema bancario è già altissima, ovvero per aprire una banca servono sempre più soldi e burocrazia. Se a questo aggiungiamo che i piccoli operatori possono fallire e i grandi vengono supportati dal sistema, avremo una forma di oligopolio, o monopolio allargato o un cartello. In poche parole le banche piccole scompariranno e le grandi detteranno sempre più legge, con buona pace della libera concorrenza e dell’efficienza.

La soluzione più equa sarebbe quella di lasciar fallire tutte le banche che perdono il patrimonio proprio e/o dei propri clienti, e non di tutelare tutte le banche, casomai andrebbero tutelati direttamente i risparmiatori. Ma dubito che questa sarà la direzione della “dirigista” Europa.

In ogni caso il consiglio è di scegliere bene la propria banca, perché, attenzione, la Comunità Europea ha già detto che:

1) in caso di default i risparmiatori devono partecipare a “coprire il buco”

2) le banche “deboli” devono poter fallire

Uomo avvisato …

Roberto Gorini, le regole del Denaro, info@robertogorini.it