Un antico medico si china su un malato incurabile

stetoscopio

28 febbraio 2014: “Ghe renzi mì” sta, indaffaratissimo, risolvendo a ritmo frenetico i soliti, abituali, cronici e, stando ai pessimisti, insolubili problemi dell’Italia del dopo 2008. Stamattina nomina 45 sottosegretari, distribuendo con il bilancino del farmacista politico gli incarichi. Un particolare riguardo è riservato ai partitucoli che non hanno potuto usufruire di prebende ministeriali, con o senza portafoglio. E poi risolverà certamente, ad onta del teatrino di indispettite azioni e reazioni verbali appena inscenato, il problema del “salva Roma”, che non è solo la Roma del suo amico e sostenitore sindaco Ignazio Marino, ma anche, cosa risaputa, la capitale d’Italia (816 mio di euro di debiti, bancarotte urbane, regionali, provinciali e comunali che si assommano al debito sovrano a formare la semplice BANCAROTTA TOTALE (del bilancio statale, nel quadro dell’UE, non dell’Italia).

Stato di salute attuale dell’italica penisola, visto da lontano da un ex medico ipovedente:

– 3 milioni di “disoccupati”, 3 milioni di “scoraggiati”, che sono disoccupati che non cercano più lavoro, 3 milioni di “sottopagati”, che sono altri disoccupati che fanno quel che possono per tirare a campare, 350’000 “esodati”, senza paga e senza pensione, un “X” di “esondati”, persone che hanno perso casa o lavoro in seguito alle recenti esondazioni di fiumi e stagni, un “Y” di terremotati oramai dimenticati a Aquila come nel modenese.
– numeri comunicati stamane a Rai news24 da una direttrice di ISTAT (acronimo da Istituto nazionale di STATistica):
– 12,9% di disoccupari, record dagli anni ’70,
– 42,4% di disoccupazione giovanile, pure record dagli anni ’70,
– 62% degli impieghi “part time” sono di natura involontaria, cioè accettati o subiti in mancanza di meglio,
– inflazione allo 0,5%, record da non so quando, equivalente al 100% di ….. vedi diagnosi.

DIAGNOSI dell’ex medico ipovedente che guarda da lontano:

DEFLAZIONE conclamata, da indebitamento e disoccupazione crescenti con inflazione in calo.

PROGNOSI: non infausta, ma sicuramente poco fausta fin che si resta nel clima umido e nebbioso dell’UE così come attualmente concepita.

Terapia prescritta: infusi di camomilla e impiastri di cipolle soffritte. Serviziale (clistere) salino solo se richiesto.

Nessuno dei medici e soccorritori chiamati al capezzale dell’augusta degente, che si chiama, sia detto così per dire, Italia, neppure il presidente dell’AAA (niente a che vedere con le agenzie di rating americane, solo Associazione degli Anarchici Agnostici) osa pronunciare l’orrenda bestemmia: DEFLAZIONE. Tutti ottimisti, per farsi coraggio l’un l’altro.

Una buona notizia, a linimento degli animi affranti: trionfo a Roma, ieri sera, della “Manon” di Puccini diretta da Riccardo Muti, con scenografia della figlia Chiara. Prima dell’inizio della decadenza, circa 1700 anni fa, un “trionfo” a Roma comportava la sfilata del vincitore, seguito dalle sue legioni, dai prigionieri e dai carriaggi che trasportavano l’ingente bottino di guerra, alla presenza dell’imperatore, tra un tripudio di folla. Adesso ci si consola con il trionfo di una “prima” operistica, alla presenza del mezzo presidente (mezzo in quanto presidente della sola sinistra).

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Ho preso conoscenza della polemica tra Saviano, di cui ho apprezzato il libro sulla camorra casalese, meno certe sinistre presenze sugli schermi delle varie Telekabul italiane, e i nostri consiglieri nazionali Rusconi e Quadri, di cui condivido al 101% gli argomenti ed i termini usati nei confronti del saputello arrogante.

L’errore di Saviano è quello, frequentissimo negli ambienti politici e giornalistici, di basarsi per un giudizio sul pregiudizio, invece di informarsi correttamente ed adeguatamente. Finendo così con il fare la figura, che certamente Saviano non merita, del cretino integrale.

Gianfranco Soldati