(fdm) Io non ho alcuna simpatia per il socialismo e/o per il Partito Socialista. Considero, in linea di massima, il socialismo come una enorme calamità da sopportare (si fa per dire) con cristiana rassegnazione. Ma questo testo dell’inimitabile ed inesauribile Raoul Ghisletta (quello che è capace di vedere il Duce per ogni angolo di Lugano, persino, che so, al Parco Ciani o al Grand Café al Porto) mi pare meritevole di pubblicazione con evidenza, poiché è lodevolmente circostanziato e non teme di fare i nomi. Sono infatti abbastanza stufo di leggere frasi del tipo: taluno è un magnaccia, talaltro un ladro di galline, eccetera eccetera.


DENUNCIA

Il Partito Socialista di Lugano denuncia un nuovo caso di disdetta-ristrutturazione speculativa nella palazzina di 17 appartamenti di Via Emilio Rava 11 a Viganello (ex Via delle scuole). Sì tratta anche in questo caso di un immobile con affitti bassi, occupato da persone residenti da svariati anni. Gli inquilini hanno ricevuto la disdetta per ristrutturazione il 5 marzo 2014 da parte della PMI Fiduciaria e Revisione SA di Cadempino. Alcuni inquilini tuttavia sono già partiti nelle scorse settimane e in certi appartamenti i lavori di ristrutturazione sono già iniziati.

Dietro l’operazione ci sarebbero i medesimi personaggi italiani, che sono azionisti della Nemis SA, già funestamente attrice di disdette ristrutturazione in Via Simen 6 a Molino Nuovo e in Via Canevascini 26 a Besso. Secondo alcune informazioni l’operazione sarebbe condotta dalla Immobiliare Lario SA di Chiasso, che ha il medesimo scopo sociale e capitale della Nemis SA, ma che ha sede a Chiasso. È stata segnalata in loco anche la presenza del sig. Frigé, che avrebbe invitato gli inquilini a partire o comperare. Il passaggio di mano dal vecchio proprietario al nuovo proprietario sarebbe avvenuto al 1.1.2014.

Tuttavia sul cartello antistante l’edificio figura l’annuncio della riqualificazione di edificio e della vendita di appartamenti tramite lo Studio Immobiliare Ticino Sagl di Lugano e tramite Dimensione immobiliare SA di Chiasso (la palazzina è visibile sotto appartamenti in vendita nel sito di quest’ultima SA).

Il Partito Socialista di Lugano, vista la presenza attiva di agenti immobiliari italiani in queste varie disdette-vendita, chiede alle autorità cantonali e comunali di verificare il rispetto della legge federale sull’ acquisto di fondi da parte di persone domiciliate all’estero. IL PS si appella inoltre ai proprietari di immobili socialmente responsabili a non vendere oggetti a questo tipo di società immobiliari a carattere speculativo, che creano enormi problemi agli inquilini delle fasce meno abbienti e del ceto medio, che vivono in immobili a prezzi accessibili a Lugano.

Il Partito Socialista di Lugano ribadisce le domande e richieste recentemente fatte al Municipio di Lugano tramite un’interpellanza che ha preso spunto dalla disdetta-vendita di Via Canevascini 26:

1.    Cosa intende fare per sostenere gli inquilini sfrattati in massa da un immobile ed in particolare cosa intende fare il Dicastero attività sociali?

2.     Intende sostenere gli inquilini nell’assunzione dell’anticipo spese per adire la giustizia, allo scopo di annullare, rispettivamente per prorogare la disdetta?

3.     Intende potenziare il sostegno finanziario all’Associazione inquilini, i cui mezzi sono modesti, per far meglio fronte a tali emergenze?

4.     Intende interpellare e coordinarsi con il Cantone per introdurre o far introdurre delle misure pianificatorie a tutela degli inquilini vittime di disdette-ristrutturazione. Ad esempio sollecitando il varo di una legge cantonale sulla trasformazione e sulla ristrutturazione degli alloggi, come proposto dalla mozione n. 794 del 24 gennaio 2011, dormiente nei cassetti del Governo. Segnaliamo che in passato il Cantone aveva fatto un decreto cantonale contro le disdette-ristruttirazione, nel frattempo decaduto.

5.     Allo scopo di sostenere la richiesta al punto 4 intende raccogliere dei dati sulle disdette-ristrutturazione avvenute negli ultimi 3 anni a Lugano e sui loro effetti?

6.     Intende sollecitare il Cantone a varare il Piano cantonale dell’alloggio, la cui elaborazione è iniziata nel 2011 a seguito di alcuni atti parlamentari del Partito socialista e della petizione dell’Associazione inquilini per un parco alloggi a pigione moderata (2009), ma i cui risultati nel 2014 sono ancora da vedere. In Svizzera vi sono vari Cantoni e Città molto attivi nella politica dell’alloggio: Zurigo, Berna, Ginevra, Lucerna ad esempio. E ci sono le cooperative di inquilini che fanno molto per calmierare il mercato dell’alloggio. In Ticino purtroppo il Cantone ha fatto l’ultimo intervento concreto nel lontano 2005 con l’erogazione di 3,5 milioni Fr. per l’acquisto di 8 immobili a prezzi sociali da parte della Logis Suisse (oggi Alloggi Ticino SA, società dove il Cantone ha un capitale del 38% e la Confederazione del 36%). 

Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano