Il Partito Socialista di Lugano, vista la presenza attiva di agenti immobiliari italiani in queste varie disdette-vendita, chiede alle autorità cantonali e comunali di verificare il rispetto della legge federale sull’ acquisto di fondi da parte di persone domiciliate all’estero. IL PS si appella inoltre ai proprietari di immobili socialmente responsabili a non vendere oggetti a questo tipo di società immobiliari a carattere speculativo, che creano enormi problemi agli inquilini delle fasce meno abbienti e del ceto medio, che vivono in immobili a prezzi accessibili a Lugano.
Il Partito Socialista di Lugano ribadisce le domande e richieste recentemente fatte al Municipio di Lugano tramite un’interpellanza che ha preso spunto dalla disdetta-vendita di Via Canevascini 26:
1. Cosa intende fare per sostenere gli inquilini sfrattati in massa da un immobile ed in particolare cosa intende fare il Dicastero attività sociali?
2. Intende sostenere gli inquilini nell’assunzione dell’anticipo spese per adire la giustizia, allo scopo di annullare, rispettivamente per prorogare la disdetta?
3. Intende potenziare il sostegno finanziario all’Associazione inquilini, i cui mezzi sono modesti, per far meglio fronte a tali emergenze?
4. Intende interpellare e coordinarsi con il Cantone per introdurre o far introdurre delle misure pianificatorie a tutela degli inquilini vittime di disdette-ristrutturazione. Ad esempio sollecitando il varo di una legge cantonale sulla trasformazione e sulla ristrutturazione degli alloggi, come proposto dalla mozione n. 794 del 24 gennaio 2011, dormiente nei cassetti del Governo. Segnaliamo che in passato il Cantone aveva fatto un decreto cantonale contro le disdette-ristruttirazione, nel frattempo decaduto.
5. Allo scopo di sostenere la richiesta al punto 4 intende raccogliere dei dati sulle disdette-ristrutturazione avvenute negli ultimi 3 anni a Lugano e sui loro effetti?
6. Intende sollecitare il Cantone a varare il Piano cantonale dell’alloggio, la cui elaborazione è iniziata nel 2011 a seguito di alcuni atti parlamentari del Partito socialista e della petizione dell’Associazione inquilini per un parco alloggi a pigione moderata (2009), ma i cui risultati nel 2014 sono ancora da vedere. In Svizzera vi sono vari Cantoni e Città molto attivi nella politica dell’alloggio: Zurigo, Berna, Ginevra, Lucerna ad esempio. E ci sono le cooperative di inquilini che fanno molto per calmierare il mercato dell’alloggio. In Ticino purtroppo il Cantone ha fatto l’ultimo intervento concreto nel lontano 2005 con l’erogazione di 3,5 milioni Fr. per l’acquisto di 8 immobili a prezzi sociali da parte della Logis Suisse (oggi Alloggi Ticino SA, società dove il Cantone ha un capitale del 38% e la Confederazione del 36%).
Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano