Lo scorso 26 febbraio le autorità ad interim ucraine hanno sollecitato un prestito del Fondo monetario internazionale per poter rimborsare il debito del paese, 13 miliardi di dollari solo per il 2014.
Il FMI ha risposto positivamente e ha deciso di inviare una missione di esperti in Ucraina per discutere le condizioni legate a questo prestito
.

Mentre il paese è nel caos politico e sociale, il rimborso del debito pubblico appare come la priorità assoluta del nuovo governo di Kiev e dei suoi creditori. I bisogni della popolazione passano in secondo piano.
Questa situazione potrebbe peggiorare se un accordo venisse concluso con il Fondo monetario internazionale, che è in una posizione di forza per imporre, in cambio del prestito, una cura di austerità al popolo ucraino.

Le difficoltà finanziarie dell’Ucraina sullo sfondo di disordini politici sono una nuova opportunità per il FMI di imporre una terapia d’urto, come accaduto in Grecia, in Portogallo e in Irlanda, paesi che da diversi anni sono sottoposti a una severa austerità di bilancio dettata dalla Troika, l’ente composto da rappresentanti del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca centrale europea.

Le misure di austerità applicate sono le stesse in tutti questi paesi : privatizzazione dei settori strategici dell’economia, riduzione dei salari e delle pensioni, aumento delle imposte, licenziamenti di massa nella funzione pubblica, drastici tagli nel bilancio sociale, ecc.

Oggi l’Ucraina si trova in una situazione simile : vicina a un default di pagamento, non può più prendere a prestito sui mercati a causa del declassamento della sua nota da parte delle agenzie di rating.
Per poter prendere a prestito sul breve termine, l’Ucraina oggi deve pagare un tasso d’interesse esorbitante del 34,5 %, contro il 5 % di cinque mesi fa.
Inoltre non può più contare sulla Russia, che dopo la destituzione del presidente Viktor Ianukovitch ha annullato il versamento della seconda rata di un prestito di 15 miliardi di dollari.

Il Fondo monetario internazionale non porta in alcun caso una soluzione ai problemi, viste le conseguenze drammatiche dei programmi di austerità che impone.
In tutti i paesi che hanno concluso accordi con questa organizzazione, in generale si osserva un aumento della povertà e delle ineguaglianze sociali.

(Fonte : cadtm.org)