CrimeaOggi si vota in Crimea – sino alle ore 21 – sull’adesione (ritorno) del paese alla Russia. L’esito del referendum è considerato scontato ma, naturalmente, esso è già stato dichiarato “illegale” dagli USA e dall’Unione Europea. Ieri il veto russo ha bloccato la risoluzione votata all’Onu contro la consultazione, il cui risultato sarà noto forse già questa sera.

“Torniamo a casa”, hanno detto alcuni elettori, mostrando la scheda prima di inserirla nell’urna trasparente. “L’affluenza a Sebastopoli sfiora il 30%”. In meno di quattro ore 100.000 cittadini hanno già votato. L’inno russo si diffonde per le strade della città. Dati ufficiali sulla partecipazione saranno comunicati verso le dodici e trenta.

Un gruppo di hacker ucraini filorussi che si fa chiamare CyberBerkout ha lanciato un attacco informatico ai siti web della Nato. Secondo una portavoce dell’Alleanza Atlantica “gli attacchi non avuto impatti sull’operatività dell’organizzazione”. I “pirati” informatici hanno pubblicato una dichiarazione: “Non tolleriamo la presenza della Nato sul territorio della nostra patria”.

(fonte: tgcom24)

La nostra collaboratrice per la vicenda ucraina, a Lugano, ci manda due fotografie, che pubblichiamo. Riferisce altresì che il politologo Andrej Nikoforov, che si trova in Crimea, comunica che alle 11 (ora locale) il 44% degli aventi diritto ha già votato. “La gente è tranquilla e ottimista” scrive. “Arrivano ai seggi intere famiglie, con i bambini e gli anziani”.

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