La cultura del sordido e dell’equivoco? 

Il Canton Ticino sostiene una manifestazione culturale al Monte Verità di Ascona che annovera fra gli esponenti di spicco un certo Daniel Cohn-Bendit, personaggio a dir poco equivoco?

E’ quanto emerso in questi giorni da diversi interventi sui media e da prese di posizioni di diversi politici e Gran consiglieri di diversa estrazione politica che stigmatizzano questo tipo di operazione: fra questi Lara Filippini (UDC), Franco Denti (PPD), Sergio Savoia (Verdi), Fabio Schnellman (PLR), Daniele Caverzasio (Lega).

Daniel Cohn-Bendit ha attirato l’indignazione e lo sconcerto di molti cittadini e politici per le sue esternazioni contro la Svizzera dopo il voto dello scorso 9 febbraio. Ma non solo! L’europarlamentare verde sarebbe anche autore di scritti pro-pedofilia; in particolare in un opuscolo intitolato Gran Bazar, avrebbe inneggiato alla pedofilia (non voglio qui riportare, per decenza, quanto egli ha scritto e sostenuto!). Che poi abbia ritrattato il tutto asserendo di aver fatto unicamente della cattiva letteratura, beh, ciò non mitiga l’imbarazzo e lo sconcerto di tutti coloro che – come il sottoscritto e altri colleghi parlamentari – si sono impegnati e si impegnano professionalmente e politicamente per combattere questa deriva del fenomeno pedofilia che sta assumendo più i connotati di una subdola quanto inquietante piaga sociale!

In considerazione di ciò siamo a chiedere al CdS di voler dar seguito alle seguenti domande:

  1. In cosa consiste il contributo e il patrocinio del DECS all’evento in questione previsto al Monte Verità e – in particolare – a quanto ammonta la partecipazione economica complessiva dello Stato a questo evento e, infine, è previsto che una parte di questo importo venga accreditato in forma diretta o indiretta al suddetto Daniel Cohn-Bendit?

  2. Non sarebbe stato opportuno soppesare con maggior attenzione le modalità con le quali il nostro Esecutivo si impegna nella sua attività di promozione della Cultura, magari verificando e valutando l’opportunità o meno di impegnarsi e affiancarsi a  personaggi perlomeno ambigui e criticabili come Cohn-Benedit?

  3. Non ritiene il CdS che sarebbe ora opportuno – da parte del Cantone – ritirare il proprio sostegno alla manifestazione in questione?

Dr. med. Orlando Del Don, per il Gruppo parlamentare UDC in Gran Consiglio

Cohn B 2