74 economisti di diverse nazionalità hanno firmato un documento per criticare l’austerità e chiedere politiche compatibili con la crescita in Portogallo, dando il loro sostegno a coloro che difendono una ristrutturazione del debito pubblico.

“L’austerità ha aggravato la recessione, ha fatto aumentare il debito pubblico e ha causato sofferenza sociale, provocata da un abbassamento delle pensioni e dei salari – affermano questi economisti nel documento pubblicato giovedì scorso dal quotidiano portoghese Publico.

Il Portogallo, sotto assistenza finanziaria internazionale da maggio 2011, ha attuato un rigoroso programma per tentare di risanare le sue finanze.
“E’ tempo di cambiare politica – scrivono i firmatari, che esprimono anche il timore per le conseguenze del rigore in Europa in un testo intitolato “Ristrutturare il debito insostenibile e promuovere la crescita respingendo l’austerità.”

La pubblicazione di questo testo arriva dopo la firma, settimana scorsa, di un manifesto da parte di 70 personalità politiche portoghesi a favore di una ristrutturazione responsabile del debito pubblico nell’ambito istituzionale europeo.
Un’iniziativa criticata dal primo ministro portoghese Pedro Passos Coelho, il quale sostiene che questa mossa trasmetta un messaggio sbagliato, mentre il paese cerca di ritrovare la fiducia dei mercati prima dell’uscita dal piano di aiuti, prevista il 17 maggio.