Il direttore del Festival di Avignone Olivier Py ha rilasciato la dichiarazione seguente: “Se il Front National vince, noi ce ne andremo. Non mi vedo a lavorare con un sindaco del Fronte, mi sembra inimmaginabile. Non scorgo altre soluzioni”

Che cos’è successo nella bella città provenzale? Per intanto piuttosto poco. Il candidato sindaco della Destra, Philippe Lottiaux, al primo turno ha superato la candidata socialista Cécile Helle di 27 voti, cioè dello 0,09%. Ovviamente la partita rimane tutta da giocare al ballottaggio, ma l’angosciato Py non si dà pace. “Non vedo come il Festival potrebbe vivere sotto Lottiaux, difendere le sue idee” ha ribadito il direttore, rincarando la dose.

Dal canto suo, Lottiaux si è detto «scioccato e rattristato dalle dichiarazioni di Olivier Py, qualificate di “strumentalizzazione pura e semplice”. “Il Festival non gli appartiene e, in ogni caso, nessuno intende rimetterlo in discussione”.

(commento, fdm) Simili dichiarazioni danno la misura della “democraticità” di chi le lancia al mondo. Il popolo deve votare come vuole il direttore del Festival (una regola che si potrebbe tentare di imporre anche a Sanremo). Se non lo fa…
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