Vengono pretese le sue dimissioni

Noi siamo contro il burqa (nel nostro Paese, in Arabia Saudita o in Afghanistan facciano come gli pare) e abbiamo votato contro, ma certe scriteriate provocazioni non possono non essere deplorate. Togliere alcuni cubetti di ghiaccio dal freezer (ce l’abbiamo tutti) ed applicarseli sulla fronte (lo stesso consiglio che abbiamo dato a Ghisletta, par condicio). I socialisti, ai quali darei torto praticamente su tutto, questa volta segnano un punto facile (di quelli a porta vuota). (fdm)


COMUNICATO STAMPA

Il deputato Massimiliano Robbiani non è nuovo ai gesti plateali in spregio dello Stato di diritto. Gesti che, invece di sollecitare la riflessione, servono solo a esacerbare gli animi, a stuzzicare gli istinti più bassi, a confondere le cittadine e i cittadini. Gesti che ci sembrano assolutamente incompatibili con la dignità delle cariche che ricopre, in Gran Consiglio e nel Municipio di Mendrisio. Ricordiamo, per esempio, l’atto di fare a pezzi il bollettino dell’imposta federale e di pubblicarne la foto su Facebook. Come si può chiedere alle persone il rispetto delle istituzioni quando si dà quest’esempio?

Non pago delle figuracce, Robbiani si è prodotto in nuove intemperanze. Stavolta prendendosela non con le istituzioni, ma con gli esseri umani, scelti oltretutto fra i più deboli. E ha pubblicato, sempre su Facebook (ma costui non ha nient’altro di meglio da fare per occupare il proprio tempo?), un’immagine di donne coperte dal burqa accostate a dei sacchi della spazzatura, chiedendo ai suoi amici di trovare le differenze.

Che una foto del genere, che paragona gli esseri umani al pattume, faccia schifo è cosa che nemmeno dovrebbe essere precisata. Infatti ricorda la peggiore propaganda xenofoba e razzista.

Quello che noi chiediamo di precisare sono le conseguenze di questo gesto infame.

Lo chiediamo al Gran Consiglio, che dovrebbe esprimersi sul diritto di Robbiani a prodursi in atti indegni come questo, eventualmente revocandogli l’immunità parlamentare, considerando che della vicenda si sta occupando il Ministero Pubblico.

Lo chiediamo alla Lega, che dovrebbe avere il coraggio di prendere finalmente dei provvedimenti per limitare le intemperanze degli esagitati. Perché altrimenti siamo sempre al solito teatrino: come Giano bifronte, da un lato la Lega si presenta come partito serio, autorevole e istituzionale, e dall’altro si permette le peggiori nefandezze e intolleranze.

E lo chiediamo a Robbiani stesso. Perché le scuse non bastano più, ormai. Oltre a darsi una calmata, dimostri finalmente la propria sincerità, porti le conseguenze delle proprie azioni e abbia il buon gusto di dimettersi.

Partito Socialista

Robbiani 3Le imposte federali dell’on. Massimiliano Robbiani (di banconote nessuna traccia)