Tre persone sono state uccise e altre 16 ferite quando un soldato ha aperto il fuoco, prima di suicidarsi.

Tre persone sono state uccise e altre 16 ferite, mercoledì 2 aprile, quando un soldato ha iniziato a sparare nella base militare di Fort Hood in Texas, la più grande degli Stati Uniti. Il soldato si è poi suicidato.

“Non sappiamo quali fossero le sue motivazioni. Soffriva di problemi mentali – ha dichiarato il comandante della base, il generale Mark Milley – Era stato curato per depressione e altri problemi psichiatrici e psicologici.”

Il soldato aveva passato 4 mesi in Irak nel 2011. Stando alle prime informazioni, si chiamava Ivan Lopez e aveva 34 anni.
Il generale Milley ha precisato che a questo stadio delle indagini non vi sono indicazioni che legano l’incidente al terrorismo, anche se gli inquirenti seguono tutte le piste.

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“Seguiamo il caso da vicino – ha dichiarato il presidente Barack Obama – Voglio assicurare a tutti che andremo sino in fondo per sapere cosa è realmente successo. Siamo devastati dal fatto che una cosa simile sia potuta nuovamente accadere.”

Nel novembre 2009, la base di Fort Hood era stata teatro del peggior attacco mai avvenuto in una base militare americana.
Il comandante Nidal Hasan, 42 anni e psichiatra della base, aveva ucciso 13 persone. L’uomo, diventato paraplegico a seguito della sparatoria, è stato condannato a morte nell’agosto 2013.