La promessa fatta nel luglio 2012 dal presidente della Banca centrale europea Mario Draghi di fare il necessario per salvare l’euro ha segnato una svolta nella crisi economica.

Non è la politica della Banca centrale europea che alla fine deciderà la sopravvivenza della moneta unica, commenta Gideon Rachman, editorialista del quotidiano economico inglese The Financial Times : “La Zona euro resta alle prese con problemi economici e politici fondamentali che sfuggono al controllo del presidente della BCE e dei suoi colleghi.
… Draghi non ha alcuna influenza sul governo russo e poca influenza sulla politica interna di Francia, Italia o Germania.
Ora, l’evoluzione della situazione in questi paesi potrebbe annientare i progressi registrati nella Zona euro, che il capo della Banca centrale europea ha avviato al prezzo di molti sforzi. Non ho alcun dubbio che Draghi cercherà di fare ‘tutto il necessario’. Temo solo che questo non sarà sufficiente.”