In Spagna, la Corte Suprema ha deciso in febbraio che le banche dovranno comunicare al Tesoro pubblico i dettagli delle transazioni condotte con biglietti da 500 euro. Lo scrive il quotidiano El Pais.

In questo modo viene revocata una decisione dell’Alta Corte d’Appello che aveva dato ragione al Banco Pastor, il quale nel 2006 aveva rifiutato di dichiarare transazioni effettuate con banconote da 500 euro e movimenti di oltre 10’000 euro all’Oficina Nacional de Investigación del Fraude (ONIF), l’istanza incaricata di lottare contro la frode.

Dal marzo 2011, le banche spagnole devono informare il fisco di ogni transazione che oltrepassa i 3’000 euro.
Sul piano pratico, le istituzioni finanziarie dovranno identificare gli autori dei movimenti attraverso il loro numero di identificazione fiscale. Sia le aziende che i privati dovranno motivare i movimenti di importi superiori a 10’000 euro o il valore nominale delle banconote utilizzate.

Gli ispettori fiscali desiderano ugualmente che questa misura venga estesa alle operazioni condotte con banconote da 200 euro.
Il governatore della Banca di Spagna, Luis Linde, ha dichiarato che non vi sono criteri chiari al riguardo.