Pubblicato 3 giorni or sono sul CdT

Ho letto sul CdT che PLR e PPD sostengono il moltiplicatore cantonale. Devo avere le traveggole, sono andato a lavarmi la faccia con acqua fredda, ho cercato sul vocabolario della lingua italiana se fosse possibile procedere con adeguate abluzioni, sempre di acqua fredda, per recuperare il comprendonio scosso dalla notizia, qualcosa ho trovato ed eseguito, poi sono tornato a leggere.

Sono rimasto interdetto, avevo letto bene. Anzi, completando la lettura, ho capito le ragioni per cui il presidente PLR sostiene a spada tratta il moltiplicatore cantonale: PER DARE IL CORAGGIO AI GRANCONSIGLIERI di respingere proposte di spesa che potrebbero portare ad un temuto, temutissimo aumento del moltiplicatore. Insomma, un moltiplicatore terrorizzante, tale da impedire il manifestarsi della naturale tendenza dei politici a scialacquare i soldi dei contribuenti, affidando allo stato fantasiose mansioni senza mai abolirne una. Una tendenza, lo sappiamo tutti, e dovrebbero saperlo anche i dirigenti dei (una volta) grandi partiti borghesi, che si acutizza con impressionanti regolarità e ripetitività nell’anno preelettorale.

Sono stato in Granconsiglio 24 anni, la proposta del moltiplicatore è stata messa in circolazione più di una volta, ma sempre affossata prima che potesse emergere dallo stagno socialista in cui veniva e viene messa in gestazione. Adesso, grazie a partiti borghesi degeneri, è finalmente emersa e arriva addirittura in votazione popolare con la loro benedizione.

Pensare che un Parlamento che non sa, non dico correggere, ma almeno frenare la crescita insensata della spesa pubblica possa lasciarsi impressionare dall’incombenza di un aumento del moltiplicatore cantonale equivale a credere che i regali di Natale li porta Gesù bambino.

Il risultato finale è così facilmente prevedibile che mi vergogno quasi di metterlo nero su bianco. Risanamento dei bilanci grazie ad aumenti magnifici e progressivi di detto moltiplicatore cantonale, con conseguente aumento della tassazione, che a sua volta causerà un fuggi fuggi magnifico e progressivo dei buoni contribuenti.

Di imposte pago pochissimo per non dire niente. Ma un bel no nell’urna lo metterò ugualmente.

Gianfranco Soldati
Presidente onorario dell’UDC