Dopo la tragedia di Odessa, dove venerdì 46 persone sono state uccise in scontri fra manifestanti filo-russi e filo-ucraini, in Ucraina è aumentata la minaccia di una guerra.

Mentre il governo non eletto di Kiev si dichiara incapace di controllare la ribellione nell’est del paese, il Segretario di Stato americano John Kerry dipinge la Russia come uno Stato malefico, scrive il quotidiano britannico The Guardian : “Gli Stati Uniti e l’Unione europea intensificano le sanzioni contro il Cremlino, accusandolo di destabilizzare l’Ucraina. La Casa Bianca è pronta per una nuova politica di Guerra Fredda.
Si potrebbe capire, se quel che sta accadendo nell’est dell’Ucraina non fosse il riflesso di quanto successo a Kiev qualche mese fa, con i manifestanti armati di Piazza Maidan, che avevano occupato gli edifici del governo e chiesto un cambio di dirigenza e di costituzione.
I dirigenti americani ed europei hanno difeso questi manifestanti e denunciato il governo eletto per la sua repressione, mentre ora proteggono un governo non eletto che usa la forza contro i ribelli che occupano i posti di polizia e i municipi in città come Slavyansk e Donetsk.

“L’America è con voi – aveva detto il senatore americano John McCain ai manifestanti, a fianco del leader del partito di estrema destra Svoboda, con il quale l’ambasciatore americano ha mercanteggiato su chi farà parte del nuovo governo ucraino.

Quando il presidente ucraino Viktor Ianukovitch era stato sostituito da un’amministrazione selezionata dagli Stati Uniti, uomini politici come William Hague avevano ingannato il Parlamento circa la legalità di quanto era successo : l’imposizione di un governo pro-occidentale in un paese più nevralgico e più diviso politicamente della Russia.

La Crimea aveva votato massicciamente per raggiungere la Russia e la maggior parte dei media occidentali avevano abbandonato ogni velleità di copertura dell’evento, anche in solitaria. Putin ora viene sistematicamente paragonato a Hitler, mentre la realtà del fascismo nelle strade e nel nuovo regime ucraino è stata dipinta dalla maggior parte dei media come una propaganda di Putin.

La realtà è che dopo due decenni di espansione della NATO verso est, questa crisi è stata scatenata dal tentativo dell’Occidente di attirare decisamente l’Ucraina nella sua struttura, tramite un accordo associativo “anti-Mosca”, attuato dall’Unione europea.
Il suo rifiuto ha causato le proteste di piazza a Kiev e l’installazione di un’amministrazione anti-russa – respinta dalla metà del paese – la quale si è affrettata a firmare gli accordi dell’UE e del Fondo monetario internazionale.

L’assorbimento della Crimea da parte della Russia è chiaramente a scopo difensivo e la linea rossa è ora tracciata : l’est dell’Ucraina non verrà inghiottito dalla NATO e dall’UE.

Però i pericoli si moltiplicano ugualmente. L’Ucraina ha mostrato che era appena uno Stato di funzionamento : l’ex governo è stato incapace di ripulire Maidan e il regime sostenuto dall’Occidente è impotente contro le manifestazioni nell’est del paese, nostalgico dell’era sovietica.

Nel frattempo, gli occidentali impongono sanzioni e dettano le condizioni alla Russia e ai suoi protetti a Kiev, incoraggiando la repressione militare contro i manifestanti, dopo la visita del vice presidente americano Joe Biden e il direttore della CIA, John Brennan.
Con quale diritto gli Stati Uniti integrano sotto il loro ombrello strategico uno Stato che non è mai stato membro della NATO e il cui ultimo governo eletto è giunto al potere su una piattaforma di esplicita neutralità?
Non c’è un diritto, ovviamente. Vi possono essere alcune voci discordanti sul nazionalismo oligarchico di Putin, ma il contrappeso della Russia all’espansione imperialistica degli Stati Uniti viene accolta favorevolmente, dalla Cina sino al Brasile.

Una soluzione alla crisi è suscettibile di essere una più stretta alleanza fra la Cina e la Russia, mentre gli Stati Uniti continuano la loro guerra contro i cinesi.
Malgrado la violenza sempre più grande, il costo in vite umane della partecipazione russa in Ucraina sinora è stato minimo, rispetto ai significativi interventi occidentali durante decenni.

Il rischio di guerra civile è sempre più elevato e con esso il rischio di vedere potenze esterne intervenire nel conflitto.
Barack Obama ha già mandato forze militari nell’Europa dell’est, ed è sotto la pressione dei repubblicani e della NATO per mandare ancora più truppe e mezzi. Quest’estate, i soldati americani e britannici parteciperanno a esercitazioni militari della NATO in Ucraina.”