Pubblichiamo –  a titolo di documento – questo appello, scritto dal giornalista ucraino Aleksandr Rodgers. Esso è stato tradotto e diffuso in varie lingue. È evidente che al presente testo se ne potranno contrapporre altri, di diverso tenore e diversa provenienza.

Ringraziamo la signora T., luganese d’adozione, per la preziosa collaborazione. (fdm)


Ieri 2 maggio 2014 il regime illegale di Kiev, giunto al potere attraverso un colpo di stato, ha mostrato al mondo il suo vero volto, un volto nazista. Questo è successo con modalità differenti ed in diverse regioni dell’Ucraina.

Quella nota a tutti come operazione “antiterroristica” è in realtà una vera e propria operazione terroristica, in quanto progettata per portare il terrore fra i residenti del sud-est dell’Ucraina. Per mettere in atto questa operazione “antiterroristica” il governo illegale ucraino ha inviato contro la popolazione civile e alcuni gruppi di difensori l’esercito ucraino, l’SBU (consiglio di sicurezza ucraino) e bande armate illegali di militanti neonazisti, appoggiati da elicotteri, mezzi corazzati e artiglieria pesante.

Le vittime dell’OT (operazione terroristica), tra difensori e civili, sono state diverse decine; il numero dei feriti è molto superiore.

Vorrei chiedere alla comunità internazionale: quale governo (democratico) scaglia l’esercito contro il suo popolo? Che fine faranno i fondi elargiti dal FMI (fondo monetario internazionale) al governo ucraino (giunta), serviranno a finanziare omicidi di massa?

Il brutale massacro di Odessa è stato realizzato con la connivenza tra bande ultranazionaliste e forze dell’ordine, con la supervisione diretta del sindaco di Kiev, presente al pestaggio. Al riguardo esistono foto e filmati.

Circa 5000 ultras, tifosi di calcio, sono stati concentrati ad Odessa, provenienti da diverse città, e con differenti modalità di trasporto, treni o autobus. Erano armati di mazze da baseball, spranghe di ferro, scudi, bottiglie molotov e armi da fuoco.

Una cinquantina di persone che per sfuggire all’attacco degli ultras, in numero molto superiore, hanno cercato rifugio nella sede del sindacato di Odessa, sono stati bruciati vivi. Quelli che per sfuggire alle fiamme hanno cercato di uscire dalle finestre sono stati colpiti con armi da fuoco o massacrati con mazze e spranghe, e si è infierito sui cadaveri.

Alla visione dei filmati di queste atrocità, i commenti dei membri del “governo” e della parte di popolo che lo sostiene sono stati sul genere: “ma che bella illuminazione”. Se questo non è nazismo, ditemi cosa è nazismo secondo voi, mondo occidentale, che ci avete insegnato, con la visione del film “Running Man”, con Arnold Schwarzenegger, che non si può gioire di fronte a massacri o omicidi.

Nella città di Kharkov gruppi di ultras si sono assunta la responsabilità della scomparsa di numerosi “separatisti” ed hanno dichiarato che gli attivisti dell’opposizione al governo illegittimo di Kiev continueranno a scomparire.

Questa campagna è palesemente diretta a generare terrore, e non ha nulla a che fare con la democrazia, la libertà di espressione, lo stato di diritto, la presunzione di innocenza e gli altri valori umani, valori di cui si dichiarano paladini gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

In Ucraina quasi non esiste più la libertà di espressione e i mezzi di comunicazione di massa sono censurati e fanno solo da portavoce per il governo, facendo sistematica opera di disinformazione rispetto alla realtà.

I mezzi di informazione che riportano notizie non censurate sono oscurati e le persone che hanno opinioni differenti da quelle del “governo ucraino” vivono nel terrore di essere perseguitati.

Noi, milioni di persone del sud-est dell’Ucraina, chiediamo e pretendiamo che la comunità internazionale non solo fermi lo spargimento di sangue in atto, ma che processi per aver commesso crimini contro l’umanità il governo illegittimo dell’Ucraina che ha causato centinaia di vittime innocenti.

Chiediamo al mondo di impedire la rinascita del nazismo che è in atto in Ucraina.

Alexandr Rodgers