Malgrado la crescita quasi nulla del primo trimestre 2014, dello 0,1% (gli analisti si aspettavano almeno il 3%…), la Federal Reserve ha deciso di proseguire il tapering, con un’ulteriore riduzione di 10 miliardi di dollari della stampa mensile di moneta.

L’iniezione mensile di moneta è dunque scesa a 45 miliardi di dollari, 25 miliardi in obbligazioni e 20 miliardi in crediti garantiti da ipoteche.

La Fed ha rilasciato il suo comunicato dopo aver passato giorni a spiegare che le pessime condizioni meteo dei primi tre mesi dell’anno erano in gran parte la causa dei deludenti risultati economici del primo trimestre. Una crescita di appena lo 0,1%, per un’economia che secondo l’amministrazione Obama starebbe riprendendo quota.

Per non perdere quel poco di credibilità che le resta, la Federal Reserve è stata in pratica obbligata a proseguire il tapering, la riduzione della stampa di moneta, ritenendo che passate le difficoltà invernali tutto andrà meglio e il potere di consumo delle famiglie è in aumento.

Le prossime settimane saranno cruciali. La recessione rischia di far ritorno mentre la Fed si ritira un poco alla volta dal suo programma di iniezione di liquidità nell’economia.
Per il momento il mercato crede nella bontà del tapering. Il giorno in cui la Federal Reserve dovrà fare retromarcia, il mercato dovrà prendere atto del fatto che niente è stato risolto, con le conseguenti correzioni su numerosi mercati, mentre l’oro e l’argento torneranno in stato di grazia presso molti investitori.