Il 10 maggio contro i Gripen*** e per il salario minimo
(*** dieci miliardi, ricalcolo della spesa, nuovo conteggio)

Nel testo si ritrova, chiarissima, l’idea fondamentale socialista: l’economia deve “fiorire” grazie ai soldi dello Stato. È quella che io chiamo (e vi invito a usare lo stesso termine) l’economia della DDR. (fdm)


I Gripen e il salario minimo, economia e sviluppo sociale: c’entrano? Sembrano temi così distanti… Invece no. Invece sono assolutamente legati, molto più di quanto sembri.

Il legame sta nei 10 miliardi di franchi che costerebbero questi aerei da guerra per la difesa dello Stato (contro chi…?). Oggi non esiste nemmeno un prototipo, quelli testati sono il modello precedente. Dunque compriamo aerei di carta. Il loro valore finale corrisponderà a quella cifra, o come succede spesso ci troveremo con un conto più salato? Tante domande e nessuna risposta convincente.

Dobbiamo essere più pratici. Il nostro Paese ha bisogno di investimenti, di promuovere uno sviluppo economico e sociale continuo, come richiesto dalla società attuale. Il mondo del lavoro soffre nel nostro Cantone, ma anche in altri, con una disoccupazione e un precariato in aumento, sottoposto a una pressione al ribasso sui salari. Questo settore sì che ha bisogno di investimenti.

Invece si vogliono usare 10 miliardi per comprare 22 aerei, potendoli investire in una vera e moderna sicurezza. Le minacce oggi non vengono dal cielo. Le minacce oggi vengono da oltre le frontiere terrestri e attraverso la Rete. Sarebbe più saggio investire per creare nuovi posti di lavoro, in uno sviluppo umano e tecnologico che ci permetta veramente di essere più sicuri all’interno del nostro Paese.

Oppure, meglio ancora, perché non investiamo questi 10 miliardi nel sostegno e nello sviluppo di un salario minimo dignitoso? Tutti i settori economici ne beneficerebbero e con essi tutta la popolazione.

Il Partito Socialista ha scelto domani, 10 maggio, come Giornata nazionale sul salario minimo e contro i Gripen. Sarà l’occasione per discutere di questi temi e portarli all’attenzione delle cittadine e dei cittadini, in vista del voto del 18 maggio. In Ticino il Partito Socialista organizzerà delle bancarelle a Bellinzona, Biasca, Locarno, Lugano e Mendrisio, mentre il famoso Tour Bus 4’000 sarà a Lugano per la sua ultima tappa.

Partito Socialista