La Commissione europea si prepara a chiedere alle banche europee cosa hanno fatto dei 1’000 miliardi di euro ricevuti di recente dalla BCE.

Tra il dicembre 2011 e il febbraio 2012 la Banca centrale europea aveva versato 1’000 miliardi di euro alle banche della Zona euro, in occasione di due operazioni di rifinanziamento su tre anni.

Va ricordato che dal 2008 al 2011 alle banche erano già stati versati 4’500 miliardi di euro.
Lo scopo era sempre lo stesso : tentare il rilancio dell’economia e soprattutto incitare gli istituti di credito a continuare il finanziamento degli Stati tramite l’acquisto di debiti.

Uno scopo che non è evidentemente stato raggiunto ed è facile capire il motivo. Quando la Banca centrale europea mette in piedi un nuovo piano di aiuti da 1’000 miliardi di euro per le banche, nessuno crede veramente che sia per finanziare il rilancio economico.
L’unico obiettivo della BCE era quello di salvare le banche da un disastro finanziario totale e di permettere loro di finanziare gli Stati acquistando obbligazioni emesse dai paesi eccessivamente indebitati intascando la differenza.

Come si può credere che i tassi d’interesse possano essere orientati verso il basso mentre i debiti dei paesi non sono mai stati tanto alti?

Finanziariamente l’affare era conveniente per le banche che hanno preso a prestito dalla BCE al tasso di 1% per rifinanziare degli Stati con tassi compresi fra 3% e 6%.

Su questa manna si sono gettate soprattutto le banche spagnole : in gennaio hanno acquistato 32 miliardi di euro di attivi pubblici, dopo che in dicembre ne avevano già acquistati 22 miliardi.
Ma adesso le tensioni sui tassi delle obbligazioni di Stato dei paesi deboli della Zona euro sono tornate alla ribalta, rimettendo in causa l’utilità dell’operazione.

(Fonte : blogapares.com)