Verso un importante segnale politico!

A seguito della riuscita del referendum, cui il Partito Comunista ha attivamente partecipato portando un importante contributo alle sottoscrizioni necessarie, si andrà finalmente a decidere questa domenica se concedere o meno il credito al Comune di Locarno per la relizzazione del PalaCinema.

Come in altri comuni della regione, che hanno deciso di non contribuire alla spesa oppure che ancora – giustamente – tentennano, anche in Gambarogno una buona parte dei cittadini ha manifestato i propri dubbi riguardo alla bontà di questa scelta, e sembra profilarsi a vantaggio di una gestione più responsabile dei 300’000 franchi che secondo decisione del Consiglio Comunale si vorrebbero stanziare a favore del progetto.

Già a Locarno i comunisti avevano appoggiato il referendum contro il credito di realizzazione, portando le cinque argomentazioni che ancora valevano e valgono per il Gambarogno : il PalaCinema non è una priorità, non considera il territorio (le associazioni presenti oggi nello stabile in Piazza Remo Rossi non hanno ancora una nuova sistemazione), preoccupanti ingerenze private si nascondono dietro la maschera filantropica dei finanziatori ; il PalaCinema è un contenitore vuoto, dal quale non dipendono le sorti del Festival del Film (contrariamente a quanto sostenuto strumentalmente dai promotori).

La nostra presenza al dibattito del 29 aprile organizzato a Magadino ha ribadito questi concetti sottolineando come spesso per temi di più pressante necessità per la popolazione si oppongano tempistiche amministrative interminabili, mentre al momento di decidere un credito simile si sia dimostrata una fretta è un’efficacia quantomeno curiose. I più maliziosi potrebbero intravvedere dietro tale dinamica uno spiegamento (sulle due rive del Verbano) dell’asse di potere dell’ex-Partitone sostenuto da alcune “stampelle” socialdemocratiche e pipidine.

Come ricordato anche in dibattito, le ruspe cominceranno a scavare su dei « forse », degli « eventualmente » e dei « si portebbe » ; difatti né il CISA, né la SUPSI, né l’USI, per quanto interessate, hanno ancora messo nero su bianco la loro volontà di concretizzare il loro impegno nell’eventuale nuova sede locarnese. E dalle autorità nessuna proposta contenutistica chiara è stata avanzata, per non parlare poi della recente scoperta di reperti archeologici che certo non aiuta…

Le priorità sul territorio restano altre, e il Municipio dovrebbe ben saperlo senza opporre fantomatiche scuse ! Mancano spazi di aggregazione per la popolazione tutta e per i giovani in particolare, la richiesta di un centro giovanile, ad esempio, dalle pagine del sondaggio 2012 ancora aspetta un seguito nei cassetti della Commissione Giovani. Sul fronte dell’ediliza scolastica si è pur fatto qualcosa procedendo all’ammodernamento di scuole e mensa nella sede di Cadepezzo (non senza sollevare qualche perplessità riguardo ad affrettati mandati diretti dell’ultimo minuto), ma a Contone e Vira la situazione resta critica. E soprattutto i trasporti pubblici : oltre che necessitare delle migliorie per frequenza e capillarità, attenendosi al dato strettamente pratico come ci si aspetta che la popolazione gambarognese non automunita raggiunga poi il PalaCinema per assistere alle proiezioni a costruzione ultimata ? Con l’ultima coincidenza per il ritorno alle 20:32 da Piazza Castello a Locarno ?

Amos Speranza, co-promotore del comitato referendario
Partito Comunista – Sezione Locarnese