LAURA SADIS CI REGALA IL MOLTIPLICATORE E CI LASCIA

Work in progress dalle ore 17
Dal moltiplicatore ai Gripen, dai pedofili all’amnistia fiscale
Dai tagli ai sussidi ai 4000 per tutti
Pensieri e annotazioni sul PLR

A.  Oggi come oggi, 210 anni fa. Il 18 maggio 1804 un senatoconsulto proclamò Bonaparte “Imperatore dei Francesi”. Egli fu incoronato nella cattedrale di Notre Dame il 2 dicembre 1804, alla presenza del Papa. L’imperò non durò che 10 brevi anni e si concluse con l’abdicazione dell’imperatore nell’aprile 1814.

B.  I Gripen sono stati sconfitti. Che fosse una votazione difficile, lo sapevano tutti.

  • Gli avversari dell’esercito avrebbero votato automaticamente NO.
  • Mentre i fautori (eventualmente tiepidi) dell’esercito non avrebbero votato automaticamente SÌ, per varie ragioni (troppo cari, non è il modello adatto, ecc.)
  • Poteva esserci, in più, la tentazione di infliggere una “lezione” al povero Maurer, unico ed isolato rappresentante del partito di maggioranza relativa in governo.

Interessante il confronto tra l’esito brillante, per l’esercito, della recente votazione sull’abolizione dell’obbligo di servire e il magro risultato odierno. Gli antimilitaristi esultano. Oggi per loro è domenica.

C.  Nel corso della conferenza stampa convocata per commentare i risultati delle votazioni odierne (alla quale Ticinolive non era presente) la direttrice del DFE Laura Sadis ha comunicato la sua intenzione di non candidarsi per un terzo mandato. Decisione a nostro avviso felice ed assolutamente corretta. La presidenza del suo partito ha chiaramente manifestato un desiderio di cambiamento e lei, comprensibilmente, non se la sente di difendere il fortino sino all’ultima cartuccia. In fondo l’opera essenziale lei l’ha compiuta nel suo primo giorno, in quell’aprile 2007.

Abbastanza atipico lo sfogo di questa donna compassata ed elegante “disillusa dalla politica ma anche dagli attacchi a distanza del presidente del suo partito”. Per una volta glielo concediamo, ne ha ben diritto. Il buon Cattaneo l’ha presa con molta calma. Si è profuso in ringraziamenti ma ha detto, in sostanza, che queste dimissioni erano ciò che la presidenza si augurava.

D. Solenne e ben meritata batosta della sinistra sul salario minimo di 4000 franchi. Il popolo, come spesso accade, ha mostrato maggior buonsenso dei suoi “difensori” e sa benissimo che con la “economia creativa” dei socialisti non si va lontano. Addirittura sorprende la misura della sconfitta: un risultato severissimo, umiliante.

E. Uno degli obiettivi fondamentali del PLR è la riconquista – nell’aprile 2015 – del secondo consigliere di Stato. In questo momento la giudico improbabile (con o senza Sadis; a prescindere dalla mossa di Sadis). Ma, naturalmente, mancano ben 11 mesi al voto e tante cose possono ancora succedere.

F. Una speranza del PLR: Michele Bertini. È giovanissimo, preparato, buon comunicatore ed elettoralmente forte. All’on. Bertini ho detto, nel giorno della sua entrata in Municipio: tu sei vincente nel momento in cui il tuo partito è perdente. È una condizione speciale. Sappiti regolare.

G.  Cedo la lettera G all’amica Alessandra Noseda, che ha postato sulla mia pagina Facebook questo “spietato” commento: “Quando i ticinesi si renderanno conto che il “freno al disavanzo” sarà ottenuto non attraverso un freno allo spreco ma con un aumento delle imposte a discrezione del Governo, non avranno più nessuno con cui prendersela, se non loro stessi.” Abbiamo perso, Ale, piangiamoci sopra, consoliamoci a vicenda. Anzi, molto meglio, beviamoci un bel caffè al Porto in via Pessina!

H. Il presidente UDC Gabriele Pinoja candida (su LiberaTV) (per il Consiglio di Stato) (per il PLR) Christian Vitta e Luca Albertoni. Non sarebbe meglio che candidasse Chiesa e Del Don (per il partito che ha l’onore di presiedere)?

I.  Commenti rispettosi (ed è bene che sia così) al “gran rifiuto” (v. Divina Commedia, Celestino V) di Laura. Ma poche lodi e molti distinguo. Il più favorevole le giunge, comprensibilmente, da Lurati. Io me ne preoccuperei, potrei quasi perderci il sonno.

J.  È arrivato, già da tre ore, il comunicato del PLR. Lo pubblico separatamente. È rispettoso, contiene lodi e riconoscimenti, ma – in sostanza, ed è quel che conta – sembra esprimere un certo sollievo. Non c’era proprio niente da fare. Come mormorava il gossip: o lei o lui!

K.  Una pioggia di commenti ha allagato il pomeriggio. Forse non arriverà mai ma il più interessante… sarebbe quello… dell’ “altra” donna!