L’iniziativa, sottoscritta da 10.000 cittadini, non può essere snaturata
Dopo un incontro con il direttore del DECS (16 maggio)
il Primo firmatario ha consultato i suoi partner

Il Comitato d’iniziativa rifiuta di contrapporre la Civica all’insegnamento religioso


(francesco de maria, membro del Comitato d’iniziativa) Siamo ovviamente alle prime schermaglie ma non possiamo nasconderci che il primo confronto è stato insoddisfacente. Ciò che ha “offerto” Bertoli è molto lontano da ciò che richiedono i 10.000 firmatari in favore della Civica. Ci sarà tempo, democraticamente, di discutere e di trattare. Ma sia chiaro che gli iniziativisti non hanno paura dei tribunali e, ancor meno, del voto popolare.


Egregio signor Consigliere di Stato Bertoli, egregio direttore Berger,

ho raccolto le impressioni e le decisioni dei promotori della IP “Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)”, dopo averli dovutamente e fedelmente informati dei contenuti del nostro incontro presso i Vostri uffici il 16 maggio 2014. Essi hanno espresso la volontà di rispettare le richieste, descritte nella nostra IP “Educhiamo i giovani alla cittadinanza (diritti e doveri)”, dei 10’000 sottoscrittori della nostra lP e di non rinunciare quindi ad avere ore dedicate all’insegnamento della Civica, a che essa abbia dignità di materia a sé stante con voto, e che essa sia insegnata in ore separate e oggetto di voto e non solo di valutazione.

Siamo convinti che si debba trovare la volontà e il modo di estrarre dalle ore di Storia le ore richieste nella IP per tutti gli ordini di scuola, dalle medie, al liceo, alle professionali e commerciali a tempo pieno, e finanche alle professionali “duali”.

E’ inoltre emersa una netta opposizione all’ipotesi che il tempo dedicato alla Educazione Civica sia sottratto in qualche modo a quello dell’insegnamento della Religione e chiediamo espressamente che le istanze della nostra IP siano trattate in modo indipendente dalle scelte che lo riguardano. Siamo anche pronti ad affrontare l’eventuale confronto che si creerebbe qualora si tentasse di definire irricevibile la nostra IP.

Attendiamo quindi la decisione del Gran Consiglio, fiduciosi che questa richiesta del Popolo sia trattata in modo adeguato alla sua importanza e risoluti ad affrontare ogni difficoltà dovessimo incontrare sul nostro cammino.

dr. Alberto Siccardi, primo firmatario dell’iniziativa sulla Civica