All’avvicinarsi della presidenza italiana dell’Unione europea – da luglio – il Segretario di Stato per gli affari europei Sandro Gozi traccia un bilancio dei primi 100 giorni di Matteo Renzi, del quale è un fedele alleato.

In un’intervista sul portale online del quotidiano francese Le Figaro, Gozi ha confermato la validità del governo Renzi : “Ha diminuito il costo del lavoro e aumentato il potere d’acquisto delle classi più modeste. Ha risposto alla forte domanda di giustizia sociale, soprattutto mettendo un tetto massimo di 240.000 euro al salario annuo dei direttori della funzione pubblica (…) ha abolito le 110 provincie italiane sopprimendo 3’000 posti di funzionari. Ora dobbiamo diminuire la fiscalità sul lavoro. Questo dimostra che l’Italia può cambiare.”

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Sui risultati delle recenti elezioni europee, Gozi commenta : “E’ molto preoccupante ! Marine Le Pen è molto pericolosa, estremista, nazionalista nel peggior senso della parola. Vuole distruggere l’Europa e ristabilire le frontiere. E’ il risultato di una serie di scelte sbagliate che l’Europa ha fatto o non ha fatto.
(…) L’Europa è troppo presente nella vita quotidiana con una iper-regolamentazione burocratica. E’ incredibile che imponga il modo di servire olio d’oliva al tavolo del ristorante. I cittadini europei non la trovano laddove se l’aspettano.
L’assenza di una politica europea forte e intelligente è il miglior carburante per il motore dei populisti.”

Quali priorità per la presidenza di turno italiana dell’Unione europea, Gozi ritiene che “I governi europei dovranno definire le grandi priorità politiche della Commissione europea per la prossima legislatura, cosa che in passato non è mai stata fatta. La Commissione dovrà attuare queste priorità : politica di crescita, lotta alla disoccupazione, sviluppo durevole e permanente.
Per riuscirvi dobbiamo avere nuovi strumenti finanziari. Mentre troppo spesso l’Europa si riduce alla disciplina di bilancio, vogliamo mettere in avanti l’economia reale.”

Per rendere l’Europa più solidale con l’Italia in materia d’immigrazione, Gozi pensa che “l’assenza di una politica comune dell’immigrazione e di un vero sistema d’asilo comune, conduce a concentrare chi sollecita l’asilo nei paesi che hanno i sistemi più generosi. Dobbiamo instaurare degli standard minimi d’accoglienza. Constatiamo che manca una politica di gestione comune delle frontiere e dei flussi migratori. I paesi del Sud pagano l’assenza dell’Europa in questo ambito. Non è più tollerabile.”