FRONTE degli INDIGNATI
Indignarsi per reagire!”

BLOCCO DEI RISTORNI E CONFUSIONE LEGHISTA

Il movimento politico Fronte degli Indignati è, senza se e senza ma, per il blocco dei ristorni delle imposte dei frontalieri.  Le motivazioni per questa nostra posizione sono già state espresse più volte, per cui non riteniamo di dover ritornare sull’argomento. Sappiamo ormai tutti, purtroppo, che l’arte della politica è quella di perdere tempo sui temi spinosi, per cui non cadremo di certo nell’ennesimo trabocchetto tesoci da Berna

Stupisce, per non dire altro, lo stato ampiamente confusionale della Lega in merito a questa vicenda.

In Ticino la Lega dei Ticinesi, tramite l’organo di movimento, dice da mesi Sì al blocco dei ristorni mentre a Berna i due consiglieri Nazionali, più l’UDC Rusconi (?), “si lasciano convincere” dalla Consigliera Federale Widmer Schlumpf, dopo averne detto  peste e corna fino all’altro ieri. Un dubbio ci assale …

Passi per quelli che, da sempre, si sono dichiarati contrari al blocco dei ristorni in Ticino, ma che proprio dalla Lega dei Ticinesi arrivi questa posizione, bifronte, su di un tema gettonato con insistenza su “Il Mattino della domenica”, ci dice che il movimento di Giuliano Bignasca non ha più, come minimo, “le idee tanto in chiaro”. La politica dei “due forni”, di memoria Andreottiana, ha ormai fatto il suo tempo. Basta tatticismi partitici.

Il Fronte degli Indignati, a differenza di molti altri, continuerà a difendere tutte quelle situazioni che sono vitali per il Ticino e i ticinesi e, se necessario, si adopererà per rovesciare questo sistema dove continuano, imperterriti, a parlare e pontificare i cosiddetti “professionisti della morale” e quelli che non hanno mai avuto problemi economici e di sorta. Troppo facile!

Questo cantone va rivoltato come un calzino e chi ci rappresenta oggi nelle varie istituzioni, salvo rare eccezioni, va mandato a casa! Il ceto medio e medio/basso devono ribellarsi a questo stato di cose, altrimenti tanto vale emigrare! Ricordatevene nell’aprile 2015.

Per il Fronte degli Indignati: Donatello Poggi e Orlando De Maria