e susseguente replica di Donatello Poggi


Con un po’ di ritardo prendiamo posizione sull’articolo apparso su Ticinolive il 10.05.2014, in firma Donatello Poggi e Orlando De Maria. Ci preme precisare quanto segue: al momento della formazione del gruppo di coordinamento a Rivera, in data 25.04 2014, si sono presentati dei problemi di ordine interno. Fino a quella data non vi furono problemi particolari, come dimostra il caso Arlind(tutt’ora irrisolto), dove avevamo preso posizione comune.

A partire da quel momento il signor Poggi ha ritenuto di prendere in mano le redini del “Fronte degli Indignati”, cosa che non é piaciuta ad alcuni membri del movimento , in quanto lo ritenevano troppo autoritario.

Si era deciso di pubblicare le famose 8 mosse per il Ticino,previste entro metà maggio sul quotidiano piu’ letto del cantone.(CdT) Non si tenne conto che cio’ avrebbe comportato un ingente spesa finanziaria, non sopportabile in quel momento per il movimento. Nessuno si rese conto della difficoltà di reperire la finanza necessaria, lo dimostra il fatto che finora il pezzo non é uscito. Questo in sintesi fu il motivo principale per il nostro abbandono dal movimento.

Durante una delle riunioni precedenti, fu inoltrata una petizione per la riduzione dei membri di Gran Consiglio (da 90 a 60) adducendo che di conseguenza sarebbero diminuite anche le commissioni. Si decise inoltre di fare un’ulteriore petizione per nominare un aggiunta di 2 ispettori presso l’istituto dell’AI, provenienti dall’esterno. Di entrambe le petizioni non abbiamo piu’ notizie, la prima delle quali é già scaduta nei termini, mentre la seconda sarà al capolinea  in  settembre di quest’anno! Sulle decisioni di fondo eravamo d’accordo con Donatello Poggi,tuttavia certi comportamenti adottati dal promotore del movimento a taluni non sono piaciuti.

Va precisato che dalla ultima riunione di Rivera, il gruppo non si é piu’ riunito, decretando di fatto il suo scioglimento.

Peter Walder e Mario Jermini



Ed ecco la replica di Poggi:

Spett. Redazione,
allo scritto di Walder e Jermini replico per quanto vale, il resto è lì da vedere e chi di dovere giudicherà a tempo debito. Peter Walder ha lasciato spontaneamente il movimento (c’è una mail che lo prova) la fine dell’aprile scorso, dopo aver manifestato, oltre a problemi personali, disaccordi per futilissimi motivi (eventuale apertura di un CCP del movimento …), il che è tutto dire. Il signor Mario Jermini da quella data non si è più fatto sentire né vedere, per cui …

Ognuno si assuma le proprie responsabilità, noi siamo tranquillissimi e continuiamo l’azione politica, lavorando sodo, dettata dalle “8 mosse x il Ticino” le quali verranno messe a conoscenza quando lo decideremo e al tempo giusto. Mancano ancora 10 mesi alle elezioni.

I fatti dicono che Orlando De Maria e il sottoscritto hanno continuato l’attività politica con prese di posizioni e articoli personali (non tutti possono esporsi e lo sappiamo …) in quanto sostenuti da chi ci è sempre stato vicino sin dall’inizio, con convinzione, ma anche da gente comune che ci contatta e che ci esprime regolarmente il proprio sostegno in modo spontaneo. Di Walder e Jermini non abbiamo più letto e sentito nulla, per cui a questo punto evidentemente si sono “messi fuori” definitivamente da soli. Un po’ troppo comodo criticare chi si da da fare standosene tranquillamente “seduti in poltrona”.

Per il resto, visto che il duo si è perso qualche puntata, il 3 maggio 2014 abbiamo sollecitato in forma scritta il nuovo Presidente del Gran Consiglio in merito alla petizione “Riduzione del numero dei deputati da 90 a 60/70” (ripreso da alcuni quotidiani); lo stesso Presidente ci ha risposto in data 6 maggio 2014 scrivendo che “la petizione era stata attribuita alla Commissione petizione e ricorsi.” Non vedo cosa noi possiamo fare di più.

Per il resto l’annuncio citato (non con la collaborazione di Walder e Jermini) uscirà di certo sul CdT e sul GdP prima dell’estate e la data la decideremo noi, visto che ci mettiamo tempo e denaro.

L’uscita odierna di Walder e Jermini mi fa sinceramente un po’ ridere ma, evidentemente, ognuno è libero di scrivere ciò che pensa.

La prossima convocazione del movimento (inizio settembre) e il suo ordine del giorno verranno decisi, evidentemente, dal Fronte degli Indignati e non da chi, magari opportunisticamente, non ne fa più parte. Ci mancherebbe!

Questo dovevo per fare un po’ di chiarezza visto che sono stato tirato in ballo.

Colgo l’occasione, anche a nome di Orlando De Maria, per ringraziare chi, quasi ogni giorno, ci sprona a continuare sulla linea politica assunta.

Renzi in Italia parla spesso “del fare ….”

Donatello Poggi