Dopo l’attacco a un negozio musulmano, violenti scontri sono scoppiati a Mandalay, seconda città della Birmania, fra buddisti e musulmani.

I disordini sono iniziati martedì sera quando centinaia di persone hanno attaccato il negozio e altri edifici in cui risiedono persone di religione islamica. La polizia è intervenuta sparando proiettili di plastica per disperdere la folla armata di sassi, bastoni e coltelli.

“Indaghiamo sui disordini e prenderemo tutte le misure necessarie contro chi è coinvolto – ha dichiarato il capo della polizia di Mandalay, Zaw Win Aung, citato dal quotidiano New Light of Myanmar.

Dal 2012 la Birmania è scossa da scontri fra buddisti e musulmani che hanno fatto centinaia di morti e di feriti. Decine di migliaia di musulmani hanno lasciato le loro case per timore di essere uccisi.
I disordini erano iniziati nell’ovest del paese, fra i buddisti e la minoranza islamica Rohingya.
Le violenze contro i musulmani si erano velocemente propagate ad altre regioni del paese, con un episodio particolarmente violento nel marzo 2013 (vedi correlati) nella città di Meiktila, a un centinaio di chilometri da Mandalay.