Pubblichiamo questo articolo che GiPo ci manda dalla sua Ginevra, piuttosto duro verso i compagni e la loro dottrina. D’altra parte i nostri lettori di fede socialista (forse ne abbiamo alcuni ma non saranno legione)… non si lasceranno certo convincere da GiPo. La “gauche caviar” ha la pelle dura!


In politica i socialisti hanno uno scopo solo ed un traguardo da raggiungere : IL POTERE ! … per poi governare con i soldi degli altri e praticare la famigerata « politica dell’annaffiatoio ». Immancabilmente generano una « nomenklatura » – hanno inventato « il politicamente corretto » innaffiato allo champagne, con caviale e havana – poiché sono profittatori che sanno destreggiarsi con le belle parole ma senza alcun sentimento con, in oltre ai piedi, il « posteriore » al caldo e, a vanvera, promettono, a chi sgobba, la felicità: il contrario del proclamato principio di uguaglianza ! Ma, malauguratamente, non sono i soli!

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Nella vita, 2 sono gli obblighi imposti all’uomo (et alla donna) : Morire… e pagare le imposte !

Per farmi ben capire…

In un quotato collegio anglosassone, un confermato professore di economia rilevò che, recentemente (2011), un’intera classe aveva subito uno scottante insuccesso agli esami. Precedentemente, nella sua carriera, nessuno dei suoi studenti era incappato in una bocciatura. La causa di questo disastro fu però individuata, e il risultato evidenziato.

Gli allievi avendo preteso con insistenza che il socialismo potesse funzionare perfettamente agendo come un potente « equilibratore delle lotte di classe », avevano affermato che di conseguenza, sradicata ogni forma d’ingiustizia sociale, non ci sarebbero più stati sulla terra né poveri né ricchi… e quindi il mondo sarebbe stato migliore.

Da accorto pedagogo, il professore si adeguò al loro « postulato » e accettò la sfida : « D’accordo, tenteremo una piccola esperienza e, per ottenere un risultato più concreto e più comprensibile per tutti, rimpiazziamo il dollaro con le note scolastiche : A–B–C–D–E (zero). La nota sarà la media di tutte le vostre note, nessun lavoro avrà una notazione estrema e voi riceverete tutti la stessa, evidentemente né una A né una E : né ricchi, né poveri. »

Dopo il primo esame tutti ottennero la nota B. Coloro che avevano studiato assiduamente furono delusi, ma coloro che avevano studiato poco furono felicissimi.

Al secondo test quelli che avevano studiato poco si applicarono ancor meno allo studio e quelli che avevano studiato molto decisero di rallentare i loro sforzi e di pigiare sul freno.

La media fu una C… e nessuno fu soddisfatto.

Alla terza prova la nota fu una D e durante tutti gli esami ulteriori il livello non fu mai in rimonta, più nessuno volendo sgobbare a beneficio dell’altro.

Alla fine dei test, tutti furono giudicati largamente « Insufficienti » (D)

I dibattiti d’opinione cessarono immediatamente e incominciarono le accuse reciproche e gli scambi di « amenità » a colpi di giudizi pesanti ; più nessuno si sentiva a proprio agio.

Il professore, con il giusto tempismo, ritenne giunto il momento idoneo per intervenire e chiarire le idee: « In ultima analisi il socialismo non può che portare allo smacco. Quando il premio è grande anche lo sforzo per la riuscita è grande ma, quando un governo toglie ogni ricompensa, non c’è più nessuno stimolo per invogliare a cercar di riuscire il proprio compito.

Riassumo alla lavagna l’esito dell’esperienza con 5 conclusioni esplicite sul « socialismo » :

1) Non si può ordinare ai poveri di ottenere il successo obbligando i ricchi a non cercarlo.

2) Quando una persona riceve qualcosa senza lavorare, un altro deve darsi da fare (almeno per due) senza riceverne ricompensa alcuna.

3) Un governo non può dar niente a nessuno se prima non l’ha tolto a qualcun altro.

4) Quando la metà di una popolazione percepisce l’dea che non ha bisogno di lavorare perché l’altra metà se ne occuperà e, quando l’altra metà si rende conto che qualcun altro raccoglierà il merito dei suoi sforzi, è la fine di una nazione !

5) È impossibile moltiplicare la ricchezza dividendola!  »

GiPo