La multa di 10 miliardi di dollari inflitta dagli Stati Uniti al colosso bancario francese BNP Paribas per presunta violazione dell’embargo economico americano in Iran, Sudan e Cuba, ha fatto reagire Christian Noyer, presidente del Consiglio di amministrazione della BIS (Bank of international settlements) e governatore della Banca di Francia.

In un’intervista alla rivista economica francese “Investir” a Noyer era stata posta la domanda “Il ruolo del dollaro americano come moneta di scambio internazionale costituisce un rischio sistemico?”

Noyer aveva risposto “Al di là di questo caso particolare, l’aumento dei rischi giuridici provenienti dall’applicazione delle regole americane all’insieme delle transazioni in dollari nel mondo può portare a una diversificazione delle monete utilizzate.

BNP Paribas è stata l’occasione per numerosi osservatori di ricordare che vi erano già state diverse sanzioni e di pensare che in futuro ve ne saranno altre.

Un movimento di diversificazione delle monete utilizzate nel commercio internazionale è inevitabile. Il commercio fra l’Europa e la Cina non ha bisogno di utilizzare il dollaro e potrà essere integralmente regolato in euro o in renminbi. Il cammino verso un mondo monetario multipolare è un orientamento naturale, dal momento che esistono diversi grandi insiemi economici e monetari molto potenti.

La Cina ha deciso di sviluppare il renminbi come moneta di transazione. La Banca di Francia è stata all’origine dello swap BCE-Banca popolare della Cina e abbiamo concluso un memorandum sulla creazione di un sistema di compensazione del renminbi offshore a Parigi. In questo settore abbiano una forte collaborazione con i cinesi, ma sono evoluzioni che prendono tempo.”

(Fonte : Le-veilleur.com)