Riceviamo e pubblichiamo senza problema.
Imperversa la nota polemica. Secondo me ci guadagnano tutti: Mordasini e Robbiani, cui fa comodo – per fini diversi – la pubblicità. E i media, che trovano con facilità un po’ di cose da scrivere. Il pubblico adora la gente che si prende per i capelli!

PS. Ho messo in evidenza nel titolo una frase escogitata da Mordasini, che mi è parsa notevole.

 

La redazione del Diavolo è costretta nuovamente a occuparsi del suo coordinatore Corrado Mordasini. È però con malcelato orgoglio che annuncia il raggiungimento di un risultato da mesi agognato: una denuncia di Massimiliano Robbiani. Sì, lo sappiamo: Robbiani non è proprio un leghista di primo piano e nemmeno un tizio molto sveglio. Ma non si può avere tutto dalla vita. Siamo convinti che impegnandoci a fondo, allenandoci senza risparmio e continuando a prenderli per il sedere, in futuro potremo vantare anche denunce di Quadri e Bignasca. Il Nano no: per quanto balengo, lui non ci avrebbe mai denunciati.

Accogliamo dunque con gioia questo triste tentativo di Robbiani di sviare l’attenzione dalla sua pubblicazione di due donne col burqa in gentile compagnia di due sacchi della spazzatura, con la scritta “Trova le differenze”: un’immagine apertamente razzista e becera (e ricordiamo che Robbiani ha un’alta carica politica quale granconsigliere, mentre noi purtroppo no). La redazione del Diavolo, insieme a sicuramente un buon 97,8% dei suoi lettori e amici, è fiera di questa denuncia, che non fa che dimostrare la pochezza di certi personaggi.

Personaggi che in questi anni hanno seminato odio verso lo straniero e astio verso il diverso per truffare il popolo ticinese inventando di sana pianta nemici immaginari e paure infondate. Messi alle strette, utilizzano quei metodi che tanto dileggiano dalle colonne del loro giornale. Intasando la magistratura, che ha anni di straordinari da smaltire e alla quale Gobbi ha chiesto poco fa di risparmiare. Se questi sono i problemi del Ticino, viene un po’ il magone.

Il Diavolo continuerà col suo lavoro, anche perché la satira mica si ferma perché viene denunciato da uno che a malapena regge un gelato senza sbrodolarsi. Anzi, la satira, se non avesse questi intralci sul proprio cammino, non servirebbe a un beneamato fico secco. Domani il Diavolo ci sarà ancora, nell’anima e nel cuore dei suoi lettori e di quelli che hanno riso, pianto e lottato con lui. Il poverello Robbiani finirà nel dimenticatoio della storia come un politico mediocre, di nessun peso, capace solo di proferire cattiverie e maldicenze. Robbiani diventerà la polvere che persone migliori di lui calpesteranno senza accorgersene.

La redazione del Diavolo è perfettamente d’accordo di devolvere 1000 franchi in beneficenza (questo è il valore che Robbiani ritiene abbia il suo onore, un po’ pochino a dire il vero), ma propone di farlo subito se Robbiani farà altrettanto. Vorremmo scegliere noi però, magari Casa Astra, che si occupa dell’ accoglienza dei meno abbienti e dei senzatetto, oppure il Soccorso Operaio Svizzero, che si occupa dell’integrazione professionale e sociale di persone in cerca di impiego e di migranti.

La redazione del Diavolo invoca il diritto di replica e vi ringrazia anticipatamente per l’attenzione, sicura che vorrete dare a lei la stessa attenzione che ha avuto il comunicato della denuncia di Massimiliano Robbiani.

Cordiali allegri e satirici saluti

La redazione del Diavolo